Higgs non è più da solo. Almeno teoricamente: a quattro anni dalla scoperta della particella maledetta, infatti, gli scienziati dello High Energy Physics Group (Hep) alla University of Witwatersrand di Johannesburg hanno predetto l’esistenza di un nuovo bosone cui è stato dato il nome Madala e che, auspicabilmente, potrebbe aiutarci a spiegare la presenza e il comportamento della materia oscura nell’Universo. L’ipotesi Madala è stata presentata nel corso di una conferenza per addetti ai lavori appena tenutasi nell’ateneo sudafricano: i ricercatori hanno raccontato di aver analizzato i dati relativi alle collisioni protone-protone avvenute nel Large Hadron Collider (Lhc) di Ginevra, deducendo, per l’appunto, l’esistenza di una nuova particella con massa di circa 270 GigaelettronVolt, poco più del doppio rispetto a quella del bosone di Higgs (125 GeV).
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