Le agenzie internazionali per la salute e l’alimentazione avvertono che l’influenza dei polli può scatenare un’epidemia tra gli esseri umani. E lanciano un appello ai governi di tutto il mondo per raccogliere i fondi necessari a sconfiggere il virus quanto prima. È questo il contenuto di un comunicato congiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) e l’Organizzazione mondiale per la salute animale (Oie), diramato alla vigilia di un congresso in Thailandia sulla lotta all’influenza aviaria. “Sebbene ancora non sia successo, la cosiddetta influenza dei polli rischia di evolversi in un efficiente e pericoloso patogeno umano”, riporta il comunicato. Al momento, il virus si trasmette agli esseri umani solo direttamente dagli animali e ha provocato finora la morte di sei persone in Vietnam e due in Thailandia. E comincia a espandersi in molti altri paesi, inclusa la Cina. “Possiamo affrontare il problema prima che raggiunga proporzioni globali se cooperiamo condividendo le risorse necessarie”, ha commentato Lee Jong-wook, direttore generale dell’Oms. “Ma dobbiamo cominciare questo lavoro faticoso e costoso adesso”. Le agenzie non hanno ancora stimato la somma necessaria per fermare il virus. Gli interventi più urgenti riguardano l’abbattimento degli animali infetti e a rischio, insieme agli adeguati rimborsi per le popolazioni interessate. (s.b.)
