Foresta con sorprese

Sono 24 le nuove specie di animali scoperte nella foresta pluviale del Suriname, tra cui una rana dai riflessi viola fluorescente. La ricerca è stata condotta dal Conservation International’s Rapid Assessment Program (Rap) sugli altipiani di Lely e Nassau, nel Suriname orientale, una regione inesplorata di foreste, montagne e paludi con sorgenti di acqua dolce, e ha coinvolto 13 scienziati di università e organizzazioni.

“Il Suriname possiede alcune tra le più incontaminate foreste pluviali dell’Amazzonia”, ha affermato Leeanne Alonso, vice presidente di Conservation International e a capo del programma Rap. “Un enorme potenziale per i ricercatori e una fonte di sostentamento per le comunità locali”. Fra le specie considerate mai finora censite c’è la rana Atelopus dai riflessi viola brillante, quattro diverse rane Eleutherodactylus, sei  pesci, dodici scarabeo stercorario e una formica.

Allargando le ricerche alla regione della Guayana Shield che comprende Suriname e i vicini Guyana, Guyana Francese e Brasile settentrionale, gli scienziati hanno trovato anche un raro esemplare di pescegatto, creduto estinto dopo che l’attività di una miniera d’oro aveva contaminato il ruscello dove il pesce era stato visto per l’ultima volta più di 50 anni fa. In entrambe le regioni, immerse in una natura lussureggiante, sono state registrate 467 specie, tra cui grandi felini come pantere e puma, diverse scimmie e rettili, anfibi, pipistrelli, pesci e insetti.

Nella loro relazione finale gli scienziati lanciano un appello per il miglioramento della gestione della regione, in particolar modo perché venga fermata la caccia e lo sfruttamento delle risorse naturali da parte dell’industria mineraria illegale. L’attenzione, secondo gli esperti, deve essere posta sulla protezione dei corsi d’acqua dolce e sulla prevenzione di uno sviluppo sregolato che possa portare a una frammentazione degli habitat naturali.

La distruzione di foreste tropicali contribuisce per il 20 per cento al totale delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, più di quanto apportino tutti i camion e le automobili presenti sul pianeta. Per questo, concludono i ricercatori, la salvaguardia della foresta amazzonica è una delle più importanti strategie per minimizzare i cambiamenti climatici. (m.g.)

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