Quando si soffre di una malattia incurabile, l’ultima speranza oggi si chiama crionica, criopreservazione o crioconservazione. Consiste nel conservare il corpo a temperature bassissime, in attesa che la medicina progredisca a tal punto da poter curare il defunto dalla malattia che lo ha ucciso, per poi rianimarlo. Nonostante si tratti di una pratica costosa e controversa, e attualmente non esistano tecnologie in grado di scongelare un corpo umano senza ucciderlo definitivamente, la crionica sta vivendo in realtà una discreta fortuna. La Alcor Life Extention Foundation, per esempio, una delle due principali organizzazioni che si occupano di crionica, ha congelato di recente una ragazza inglese di 14 anni, morta per un tumore e al centro di controversie sulla conservazione da parte dei genitori separati.
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