Garza al fibrinogeno

Una nuova garza biodegradabile può favorire la guarigione naturale delle ferite. L’hanno prodotta i ricercatori della Virginia Commonwealth University di Richmond, negli Stati Uniti, coordinati da Gary Bowlin. Si tratta di un cerotto al fibrinogeno, la proteina del sangue, che imita il naturale tessuto che si forma quando una ferita si rimargina. Può essere applicato sulla lesione senza essere mai rimosso e viene gradualmente coperto dallo strato di pelle nuova che rimargina la ferita. Quando il sangue si coagula intorno alla lesione, infatti, un enzima trasforma il fibrinogeno in un tessuto di fibre non solubili, creando una fitta maglia che protegge dalle infezioni e ferma l’emorragia di sangue. I ricercatori hanno cercato di ricreare in laboratorio questo meccanismo: hanno dissolto in un solvente organico il fibrinogeno estratto dal sangue umano o di vacca e hanno poi spruzzato in aria un getto della soluzione con un ago ipodermico azionato elettricamente, provocandone l’evaporazione. Le molecole di fibrinogeno si sono incollate in fibre un migliaio di volte più strette di un capello umano e larghe 80 milionesimi di millimetro, più o meno lo stesso spessore di quelle dei normali grumi di sangue. Un foglio della garza al fibrinogeno, comportandosi come un tessuto naturale all’interno del quale le cellule crescono e si spostano, potrebbe fermare l’emorragia e accelerare il processo di guarigione. Ora gli scienziati sperano di creare una maglia, fatta di collagene (la proteina della pelle) e fattori di crescita per stimolare la ricrescita di particolari tessuti danneggiati. (r.p.)

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