Genetica per il Terzo Mondo

La ricerca genetica potrebbe salvare la vita di milioni di persone nei paesi in via di sviluppo. Almeno secondo quanto si legge nell’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms): Genoma e Salute nel mondo, 241 pagine redatte da un team internazionale di esperti, descrive i vantaggi della genetica nella lotta alle malattie come la malaria, la tubercolosi e l’Hiv. Il rapporto affronta anche problemi etici come l’uso di test del Dna per selezionare il sesso dei bambini o alla necessità di destinare parte della ricerca medica alle malattie dei paesi poveri. “La ricerca sul genoma potrebbe servire a limitare le ineguaglianze in tema di salute a livello mondiale, permettendo anche ai paesi poveri di sfruttare i progressi della medicina”, ha dichiarato Gro Harlem Brundtland, direttore generale dell’Oms. Secondo gli autori del rapporto, infatti, le tecniche genetiche potrebbero eliminare quelle malattie infettive letali nei paesi più poveri, come la tubercolosi, la malaria e l’Hiv, ma anche malattie come il diabete e il cancro. Le ricerche citate dal rapporto sono numerose: tra queste, la creazione di zanzare immuni dal parassita della malaria e l’identificazione di una categoria di farmaci realizzati grazie alle sequenze del Dna degli insetti e le conoscenze della bioinformatica; la creazione di due vaccini contro la tubercolosi. E ancora la produzione di vaccini da iniettare nelle patate e in altri vegetali e nella frutta per combattere l’epatite B, il colera, il morbillo e il papilloma virus. (r.p.)

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