Geni britannici in archivio

Un database con le impronte digitali del Dna. È la proposta lanciata al British Association of Science Festival di Leicester da Sir Alec Jeffreys, inventore del Dna fingerprinting, una tecnica di mappatura del corredo genetico. Lo scienziato non manca di toni polemici. La polizia, infatti, conserva il Dna di persone incriminate e poi prosciolte da ogni accusa: si tratta di una pratica discriminante che contrasta con il principio di uguaglianza dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Di qui la proposta di creare appunto un archivio con il Dna di tutta la popolazione della Gran Bretagna. La gestione di questa banca dati dovrebbe essere affidata però a un organo diverso da quello di polizia, in modo da tutelare la privacy dei cittadini incensurati. Jeffreys ha messo a punto la tecnica del Dna fingerprinting circa 18 anni fa, per caso. Da allora è entrata nella routine di qualsiasi laboratorio scientifico, rivelandosi fondamentale per le indagini criminali.(s.l.)

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