Come ogni viaggiatore alle prese con un lungo spostamento, anche gli uccelli migratori hanno bisogno di fermarsi durante il volo per recuperare le energie. Nelle soste c’è chi mangia, chi dorme e chi, come le capinere, diminuisce la propria temperatura corporea per rallentare il metabolismo e conservare energie. Lo hanno scoperto Michał Wojciechowski della Nicolaus Copernicus University, Polonia, e Berry Pinshow della Ben-Gurion University, Israele, che riportano il loro studio sulle pagine di Journal of Experimental Biology.
Durante le migrazioni, una delle “stazioni di servizio” preferite dalla capinera (Sylvia atricapilla) è il villaggio israeliano di Midreshet Ben-Gurion, dove gli uccelli si fermano per rifocillarsi con frutta e insetti. Sapendo che, sebbene sia contro intuitivo, durante le soste gli uccelli consumano il doppio dell’energia rispetto a quando sono in volo, i ricercatori si sono chiesti quale fosse la strategia che consente a questi animali di riposare in modo efficace. L’ipotesi era che gli uccelli diminuissero la loro temperatura corporea per rallentare il metabolismo, così da risparmiare le forze e accumulare velocemente riserve di grasso da utilizzare come scorta di energia.
Per verificarlo, i ricercatori hanno registrato peso e temperatura corporea delle capinere in sosta nell’area del Sede Boqer Campus, in Israele, e vicino la città polacca di Toron. Dai dati è emerso che, se durante il giorno la temperatura corporea media si aggira intorno ai 42,5 gradi centigradi, nella notte scende mediamente a 38,8. In più, i ricercatori si sono accorti che la diminuzione di temperatura è in correlazione con il peso degli uccelli: i più piccoli registrano infatti temperature più basse e individui particolarmente gracili raggiungo i 33 gradi. La conseguenza di questa ipotermia è il rallentamento dei ritmi metabolici, soprattutto negli esemplari più magri, permettendo loro di salvare sino al 30 per cento dell’energia.
Grazie a questa strategia fisiologica e a comportamenti che permettono a questi uccelli di abbassare ulteriormente la temperatura corporea (come dormire vicini), le capinere riescono ad affrontare ogni tappa dei lunghi voli migratori con un vero e proprio pieno d’energia. (m.s.)
Riferimento: Wojciechowski, M. S. and Pinshow, B. (2009). Heterothermy in small, migrating passerine birds during stopover: use of hypothermia at rest accelerates fuel accumulation. J. Exp. Biol. 212, 3068-3075
Credit immagine: Bosse Carlsson