Spetta agli inglesi l’inglorioso record europeo per spreco di energia. A stabilirlo un’inchiesta condotta dall’associazione britannica dei consumatori Energy Saving Trust su un campione di cinque mila cittadini europei di cinque paesi diversi. Luci lasciate accese, caricatori inutilmente attaccati alla presa, stereo e Tv in stand-by: piccole cattive abitudini che costano care.
La classifica degli sprechi vede l’Italia al secondo posto seguita da Francia e Spagna, mentre è la Germania a distinguersi per un uso più consapevole e oculato delle risorse energetiche. Per ogni lampadina lasciata accesa in Germania sono quattro quelle dimenticate in Gran Bretagna. A differenza della maggioranza dei tedeschi e dei francesi, il 49 per cento degli inglesi dichiara inoltre di usare l’automobile anche per tragitti brevi, facilmente percorribili a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici. In media ogni cittadino britannico ammette di compiere ogni settimana 32 azioni scorrette in termini di risparmio energetico.
Secondo l’inchiesta, i meno sensibili al tema del risparmio energetico sono i giovanissimi sotto i 16 anni e gli anziani, sopra i 65. Il risultato è un volume di anidride carbonica inutilmente emessa nell’atmosfera, che nel 2010 potrebbe ammontare a 43 milioni di tonnellate. (g.d.)
