Gli italiani non si fidano dei farmaci online

Su internet si compra e si vende di tutto, ma quando si tratta di farmaci gli italiani non sembrano fidarsi del web. Lo rivela un’indagine Gfk Eurisko condotta per conto di ANIFA (Associazione Nazionale dell’Industria Farmaceutica dell’Automedicazione) per comprendere quale sia il rapporto degli italiani con l’e-commerce, in particolare il grado di fiducia riposto in questo sistema per l’acquisto di farmaci OTC (farmaci senza obbligo di prescrizione, dei quali è consentita la pubblicità al cittadino).

La ricerca, condotta su un campione di 1000 individui, rileva innanzitutto un dato interessante: solo il 51% degli italiani negli ultimi tre mesi si è collegato a internet e solo il 9% ha fatto acquisti. Otto milioni sono stati i pazienti che hanno dichiarato di aver comprato qualcosa sul web almeno una volta. Ma questi dati, già inferiori rispetto alla media europea, crollano nettamente se si parla dell’acquisto di farmaci. Infatti, nella classifica delle vendite on-line al 1° posto ci sono biglietti (viaggi, cinema, concerti), libri e prodotti tecnologici, seguiti da abbigliamento, elettrodomestici e cosmetici.

Peraltro, in Italia, al momento le aziende e le farmacie non possono vendere i farmaci attraverso Internet. Gli acquisti, quindi, possono essere fatti solo presso siti stranieri. Ma anche se fosse possibile comprare online da fornitori italiani i farmaci OTC, i dati Eurisko sottolineano che solo il 13% degli italiani sarebbe disposto a farlo: si tratta principalmente di persone giovani, laureate o diplomate, con una buona posizione lavorativa, che utilizzano internet di frequente e hanno già effettuato acquisti on line. A frenare i consumatori è la paura di incappare in una truffa, timore che riguarda in generale il rapporto con l’e-commerce ma che, quando si parla di salute, diventa determinante.

Il farmacista rimane un punto di riferimento al quale gli italiani non rinunciano: infatti, nonostante dimostrino una certa familiarità con l’automedicazione (il 61% utilizza farmaci OTC), ritengono necessario il parere di un esperto. Per le persone risulta inoltre essenziale avere il prodotto a disposizione nel momento del bisogno, cosa che non può essere garantita dai tempi di spedizione previsti dall’ e-commerce.

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