Un sensore soprannominato Probe-1, sorvolando i vulcani inattivi del Rwanda, ha registrato numerose immagini che contribuiranno a capire le abitudini alimentari e riproduttive dei 310 gorilla che vagano per queste rigogliose montagne. I dati raccolti dai ricercatori del Karisoke Research Center, potrebbero essere d’aiuto per la tutela di questa specie animale, a rischio di estinzione. Gli ultimi 620 gorilla al mondo vivono infatti sulle montagne vulcaniche tra il Rwanda, il Congo e l’Uganda, dove sono sotto la costante minaccia del conflitto civile e della caccia. Ma una nuova minaccia incombe su di loro: un progetto del governo rwandese prevede l’insedio di 500 famiglie Tutsi, sopravvissute ai massacri degli Hutu, proprio all’interno del Volcanoes National Park, il luogo dove i gorilla vanno a nutrirsi. E il governo ha già dimezzato l’area destinata al Parco naturale. “La soppressione della foresta naturale renderebbe difficile la sopravvivenza dei gorilla – sostiene Liz Williamson, direttrice del Karisoke Research Center – anche perché la crescita della vegetazione, a quelle altitudini, è particolarmente lenta”. E’ insomma difficile pensare di “traslocare” il parco altrove in tempi brevi. (r.p.)
