Guida alla cura dei pazienti stranieri

Un prontuario per la sanità multietnica. Si intitola “Salute, guida alla medicina per cittadini stranieri”, ed è pensata per gli operatori che lavorano a vari livelli con i migranti. A metterla a punto è stata la Fondazione IntegrA/Azione, che l’ha presentata il 28 marzo a Roma nel corso di un incontro all’Ospedale San Giovanni Addolorata.

Quasi la metà degli utenti di ambulatori e Pronto soccorso delle grandi città è composta da cittadini stranieri, soprattutto donne in gravidanza. Parallelamente all’aumento degli stranieri residenti in Italia, che in otto anni è triplicato superando i 4,5 milioni, a cui vanno aggiunti i circa 600 mila senza permesso di soggiorno stimati dalla Caritas, sono aumentati anche gli stranieri che hanno bisogno di cure. I ricoveri in regime ordinario degli stranieri da Pfpm (Paesi a forte pressione migratoria) sono raddoppiati in cinque anni: dal 2,6 per cento del 2003 al 4,6 del 2008. In definitiva, dal 2000 al 2008 l’Istat ha registrato un aumento di oltre il 100 per cento delle dimissioni ospedaliere di stranieri in ricovero in regime ordinario. Se poi si considerano i day hospital i numeri salgono ancora (+192 per cento).

Ma se da un lato aumenta l’utenza straniera, i tagli alla sanità in crisi penalizzano proprio la mediazione linguistica. Da qui l’idea di una guida per agevolare la comunicazione tra operatori sanitari e pazienti. “Questa sorta di prontuario medico nasce dall’esigenza, verificata direttamente sul territorio, di avere un supporto pratico all’attività quotidiana nel fornire servizi e prestazioni sanitarie a tutti i cittadini”, spiega Luca Odevaine, presidente di Fondazione IntegrA/Azione. “In particolare, vuole contribuire a migliorare la capacità di risposte adeguate ed eque alle sfide imposte dalle diversità culturali. Inoltre non bisogna dimenticare che lo scivoloso terreno della paura, accostato alla mancanza di informazione, resta una discriminante per gli immigrati italiani sul fronte dell’accesso alla sanità”.

La guida, realizzata con il supporto del Ministero della Cooperazione e dell’Anci, raccoglie domande, frasi e parole d’uso più comuni nelle strutture mediche, tipo “Dove hai dolore?” tradotte in inglese, francese e arabo, con la possibilità di aggiungere altre lingue a seconda delle etnie maggiormente presenti in un dato territorio. Una sezione speciale è dedicata alla donna, con parole e termini più comuni in ambito medico per la gravidanza, la contraccezione, la pediatria e la violenza. Anche la grafica mira a fornire un servizio di utilità sociale e comprende numerosi simboli facilmente comprensibili per tutti. Il prontuario sarà distribuito gratuitamente in diverse strutture sanitarie di tutta Italia.

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