I benefici dello sboom demografico

Altro che baby boom: in alcuni paesi, come quelli dell’Europa o dell’Asia orientale, le nascite tendono a diminuire con il conseguente invecchiamento della popolazione. Potremmo chiamarlo, con un gioco di parole, baby sboom, che ha ripercussioni, negative, sull’economia dei paesi. La convinzione più comune infatti è che per mantenere la manodopera e garantire le entrate necessarie a finanziare le pensioni o l’assistenza per gli anziani, la soluzione più ovvia sia quella di incentivare la crescita demografica. Ma le cose non stanno esattamente così.

Secondo un’analisi condotta dai ricercatori dell’University of California di Berkeley e dell’East-West Center nelle Hawaii, presentata su Science, per mantenere un buon tenore di vita (specchietto della situazione economica del paese) la soluzione non sarebbe quella di incoraggiare un vero boom demografico. L’idea sarebbe piuttosto quella di mantenere un tasso di natalità “moderatamente basso”, come lo chiamano gli scienziati, dove per moderatamente basso si intende un numero di figli di poco inferiore a due.

Per il loro studio i ricercatori hanno analizzato il modo in cui i livelli di natalità influenzano il tenore di vita delle popolazioni di 40 paesi diversi, confrontando i tassi di nascita con i dati economici. Gli scienziati hanno usato questi dati per calcolare il tasso di natalità e la distribuzione demografica della popolazione che meglio bilancerebbe i costi per la crescita dei figli e per la cura degli anziani. I risultati, come anticipato, hanno mostrato come un buon tenore di vita di un paese richiederebbe in media un tasso di nascita moderatamente basso cioè poco meno di due figli per donna.

Negli Stati Uniti e in molti altri paesi ad alto e medio reddito, i tassi di natalità sono tali da garantire in media i migliori standard di vita. Ma non dappertutto è così: “Ci sono posti invece, come l’Asia Orientale e l’Europa, in cui i governi dovrebbero incoraggiare le persone ad avere figli” conclude Andrew Mason dello East-West Center, tra gli autori del paper.

Riferimenti: Science Doi: 10.1126/science.1250542

Credits immagine: Bill Keaggy/Flickr CC

2 Commenti

  1. Non credo siano necessarie ricerche dettagliate per capire che un contenimento dell’espansione demografica è indispensabile per evitare che il genere umano finisca per annichilarsi con loe proprie mani. L’argomento che “per mantenere la manodopera e garantire le entrate necessarie a finanziare le pensioni o l’assistenza per gli anziani, la soluzione più ovvia sia quella di incentivare la crescita demografica” è assolutamente ridicolo. Dovremo invece imparare a ridurre il nostro standard di vita e imporci dei sacrifici almeno per un paio di generazioni, finché la popolazione nel mondo non si sarà ridotta a un livello sostenibile. E ciò vale, fatte le debite proporzioni, per i paesi ricchi come per quelli poveri.

  2. non mi pare che occorra uno studio, per dimostrare che meno o niente figli garantiscono un maggiore tenore di vita. Poi con gli stipendi che abbiamo qua da noi, ci vogliono due stipendi pro-capite, altro che figliare.

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