I limiti delle palle di carta

Molti sono i segreti che si nascondono in un foglio di carta, specialmente se accartocciato più volte. Ubbidirebbe infatti a leggi della topologia – la scienza delle forme – non ancora del tutto chiare, come rivela uno studio pubblicato su Physics Review Letters. In particolare i fisici hanno cercato di capire perché, accartocciando un foglio di carta, si arrivi a una piccola palla di carta impossibile da schiacciare ulteriormente. Determinando così la relazione esistente tra la dimensione di un pezzo di carta e la forza a esso applicata. Quello che per ognuno di noi è un semplice cartoccio agli occhi dei ricercatori è un insieme di punti e spigoli entro i quali sarebbe accumulata tutta l’energia utilizzata per comprimerlo. Dunque il limite al numero di piegature che un foglio può tollerare implicherebbe l’esistenza anche di un limite a quanto esso possa essere schiacciato? Sembrerebbe proprio di si. L’esperimento ha infatti mostrato che oltre un certo punto occorre una forza incredibile per far diventare ancora più piccolo un pezzo di carta già schiacciato numerose volte. I ricercatori hanno allora pensato di provare con un altro materiale, una pellicola di poliestere detto Mylar sottoposta a una forza costante. Contro le loro aspettative lo spessore di questo secondo cartoccio ha continuato a diminuire, senza raggiungere una massa finale. Secondo gli scienziati ciò dimostrerebbe che in questo caso, contrariamente a quanto avviene con la carta, esiste una legge che lega lo spessore del Mylar al peso ad esso applicato. Adesso, devono solo scoprire perché. (i.l.c.)

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