I mammiferi non devono “ringraziare” i dinosauri

E’ una storia ormai nota: i dinosauri regnarono sulla Terra per centinaia di milioni di anni, finché un asteroide colpì la penisola dello Yucatan e provocò un’estinzione di massa. La parte relativa all’asteroide può effettivamente essere vera ma un nuovo studio, pubblicato il 29 marzo su Nature, sfida l’ipotesi finora dominante secondo cui fu proprio la scomparsa dei dinosauri – 65 milioni di anni fa – a determinare lo sviluppo dei predecessori degli attuali mammiferi.

Un team internazionale di scienziati – incluso John Gittleman, direttore dell’Istituto di Ecologia presso l’Università della Georgia (Usa) – ha costruito un albero genealogico completo dei mammiferi e colloca la maggior parte della loro diversificazione molto dopo la caduta dell’asteroide, mettendo in dubbio il ruolo dei dinosauri. “Unendo gli alberi genealogici molecolari con i resti fossili”, dice Gittleman, “abbiamo trovato che in realtà i mammiferi non prevalsero se non 10 o 15 milioni di anni dopo la scomparsa dei dinosauri”.

Gittleman e colleghi hanno combinato oltre 2.500 alberi parziali costruiti usando informazioni molecolari (ottenute comparando il Dna delle specie) e reperti fossili per creare il primo virtuale e completo albero dei mammiferi. Da questo risulta che la vera diversificazione non prese piede fino al periodo dell’Eocene, 56-34 milioni di anni fa, ma le ragioni non sono ancora chiare. “E’ una delle grandi questioni da affrontare”, dice Gittleman: “Servirci dell’albero da noi elaborato per esaminare quali caratteristiche ambientali si correlano con la diversificazione dei mammiferi”.

Il gruppo di ricercatori non ha realizzato lo studio per confutare le ipotesi sui dinosauri ma piuttosto per aiutare a prevenire future estinzioni. Molto poco è infatti noto sulle relazioni evolutive delle oltre 4.500 specie di mammiferi sul pianeta: “Noi vogliamo conservare, gestire e proteggere la biodiversità e la conoscenza del passato ci aiuta moltissimo”, conclude Gittleman. (m.r.)

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