Come in una sorta di assedio, il nostro organismo si difende ogni giorno dalle aggressioni di agenti patogeni esterni. E ora i ricercatori della University of California di San Francisco hanno decifrato il codice con cui le cellule del sistema immunitario comunicano tra loro ogni volta che si trovano davanti all’invasione nemica. Il risultato dello studio, pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences, consentirà ora importanti sviluppi nel trattamento di alcune malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide. Il meccanismo, spiegano gli autori della ricerca Christina Jamieson e Keith Yamamoto, sarebbe mediato dalla presenza di un ormone specifico e da alcuni segnali chimici rilasciati dal sistema immunitario attraverso cellule deputate al riconoscimento del nemico. Il risultato è quindi un’azione combinata che seleziona i “soldati” destinati a difendere l’organismo. La comprensione di questi meccanismi e della loro influenza sulla produzione di determinati geni, permetterà allora di elaborare terapie ormonali mirate per patologie come l’osteoporosi, i tumori al seno e alla prostata, tutte malattie ritenute autoimmuni. (f.m.)
