Categorie: Salute

Il brevetto per iRing, l’anello smart

Dopo il lancio del suo smartwatch, Apple passa dal polso al dito puntando ora su un nuovo dispositivo indossabile: l’anello “intelligente”, un progetto non ancora divenuto realtà ma che è già in fase di sperimentazione. Giovedì scorso infatti Apple ha ottenuto la registrazione di un nuovo brevetto (Devices and methods for a ring computing device), ponendo così la pietra miliare per la realizzazione dell’iRing, un anello smart in grado di interagire con iphone, ipad e iwatch e che potrebbe essere utilizzato come telecomando universale per tutti i dispositivi Apple come CarPlay, HomeKit ed AppleTV.

Dotato di un minuscolo display, il dispositivo sarebbe provvisto anche di una serie di sensori tra cui giroscopio, accelerometro, cardio-frequenzimetro, microfono, fotocamera. L’interazione con l’anello avverrebbe direttamente con la voce (Siri), oppure se indossato sull’indice con semplici movimenti del pollice della stessa mano. L’anello, paragonabile quasi all’Apple Watch in miniatura, sarebbe dotato anche di un processore dei componenti touchpad e touchscreen, ricevitore wireless e batteria ricaricabile. Come lo smartwatch, ma in maniera ancora più discreta, l’anello potrebbe registrare tutti i dati relativi al movimento svolto e alcuni parametri fisiologici. Aumentando così le possibilità di tenere sotto controllo la propria salute.

Inoltre, tra i mille usi descritti nel documento, l’anello sarebbe in grado di scambiare denaro con una stretta di mano: basterebbe indossarlo, tendere la mano all’altra persona e dire la frase impostata.Per il momento si tratta solo di fantasia. Come per altri brevetti, non è detto che l’idea si trasformerà in un prodotto commerciale.

 

Via: medicinadigitale.it

Credits immagine: Joakim Berndes/Flickr CC

 

Marta Musso

Laureata in Scienze Naturali alla Sapienza di Roma con una tesi in biologia marina, ha sempre avuto il pallino della scrittura. Curiosa e armata del suo bagaglio di conoscenze, si è lanciata nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica. “In fin dei conti giocare con le parole è un po' come giocare con gli elementi chimici”.

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