Categorie: Tecnologia

L’aquila di Leonardo (quasi) pronta a spiccare il volo

Funzionante, anche se non in grado di spiccare il volo con la sola forza delle braccia umane, la più grande macchina volante ideata dal genio di Leonardo da Vinci si può finalmente ammirare dal vivo. Una riproduzione dell’invenzione ispirata al volo dell’aquila, mai realizzata finora, è esposta da qualche giorno a Milano alla mostra “Leonardo3 -Il Mondo di Leonardo” (galleria Vittorio Emanuele, Piazza della Scala), affiancata da una postazione interattiva che permette di scoprirne tutti i segreti visionando manoscritti originali e animazioni 3D.

“A imitazione dell’eleganza e della tecnica di volo dell’aquila, Leonardo ha concepito una macchina leggera ma robusta’”, spiega Mario Taddei, autore della ricostruzione (12 metri di ampiezza alare e 80 chili di stazza). Il meccanismo si basa su carrucole che permettono di piegare, battere e girare ali realizzate in lino cerato, dotate di oltre 100 “sportelletti” – a imitazione delle piume – che fanno passare l’aria in alzata e si chiudono in battuta. Una fascia assicurata alla testa del pilota permette di controllare la coda. Il problema che rende la macchina non utilizzabile, spiega Taddei, è legato alla quantità di energia necessaria al suo funzionamento: ci vorrebbero i muscoli di un supereroe perché un essere umano non è in grado di battere le ali con la frequenza necessaria per volare.

La mostra, che resterà aperta ancora un intero anno, fino al 31 dicembre 2016, presenta oltre 200 ricostruzioni reali e virtuali di macchine ideate dal genio rinascimentale – tra le quali tre strumenti musicali inventati da Leonardo: il Drago parlante, la Lira d’argento, e il Tamburo elastico – e una sala dedicata interamente all’Ultima Cena dipinta da Leonardo nel refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano, con la ricostruzione del cantiere di pittura in realtà virtuale.

Riferimenti e credits immagine: Leonardo3-www.leonardo3.net

Marta Musso

Laureata in Scienze Naturali alla Sapienza di Roma con una tesi in biologia marina, ha sempre avuto il pallino della scrittura. Curiosa e armata del suo bagaglio di conoscenze, si è lanciata nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica. “In fin dei conti giocare con le parole è un po' come giocare con gli elementi chimici”.

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  • Le mani di Gesù dipinte da Leonardo nel Cenacolo, uniche nel dipinto in posizione asimmetriche, (Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra; Mt 6,3). La destra con la palma verso il basso e l’altra verso l’alto indicano che Gesù era ambidestro come naturalmente era Leonardo e in parte Michelangelo Buonarroti. Caratteristica che si somma ad una intelligenza simile e a un volto somigliante nella maturità. Cfr. ebook (Amazon): Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.

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