Il galateo per i Google Glass

Ancora non si sa quando i Google Glass arriveranno in Italia. Quel che è sicuro è che non si compreranno nei negozi di ottica. Nell’attesa, gli appassionati di tecnologia possono iniziare a prepararsi: Big G ha appena pubblicato un galateo per l’uso corretto del suo dispositivo. Per chi non lo sapesse, si tratta di occhiali ipertecnologici che permettono di scattare foto, registrare video, inviare mail, ottenere in tempo reale informazioni su meteo e traffico e molto altro. Un gioiellino da usare con cautela, viste le preoccupazioni espresse dai garanti della privacy di tutto il mondo – e, pochi giorni fa, anche dal Codacons, che ha chiesto al Ministero della Salute e a quello dello Sviluppo Economico di vietare la commercializzazione del dispositivo in Italia. “A quanto si apprende, nella fase di sperimentazione del prodotto”, si legge in una nota dell’associazione dei consumatori, “gli occhiali avrebbero fatto insorgere emicranie e uno stato di malessere nei collaudatori. […] I problemi riguardano però anche la sfera della sicurezza e della privacy, dal momento che i Google Glass non solo sono in grado di fotografare e filmare tutto ciò che compare davanti agli occhi di chi li indossa, ma potrebbero addirittura permettere l’identificazione delle persone, attraverso applicazioni capaci di fornire dati sensibili tramite il riconoscimento facciale”.

Ecco dunque spiegata la contromossa di Google, che ha cercato di correre ai ripari specificando do’s e don’ts (cosa fare e cosa non fare) per un uso politicamente corretto degli occhiali. La regola più importante è quella di chiedere, sempre, il permesso: “Se ve ne state in piedi nell’angolo di una stanza e girate un video ad altre persone con i Google Glass, non vi farete nuovi amici. La funzione telecamera dei Glass non è diversa da quella di qualsiasi cellulare, quindi comportatevi come se steste usando il vostro smartphone e chiedete il permesso prima di scattare foto o video degli altri”. Google consiglia poi di “approfittare dei comandi vocali degli occhiali” per non distrarsi alla guida e di “utilizzare il blocco dello schermo” per proteggere il dispositivo e impedire ad altri di utilizzarlo.

La parte più succosa, naturalmente, è quella dei don’ts. Intanto, Big G suggerisce di non abusare del dispositivo: “Chi vi circonda vi troverebbe piuttosto strano. Evitate, se potete, di leggere «Guerra e Pace» sui Glass. Ci sono altri modi per farlo”. Comunque, se non volete passare per glasshole – neologismo volgare nato dalla fusione di glass e asshole – il buonsenso viene prima di tutto: “Non siate maleducati. Rispettate gli altri, e rispondete con garbo alle loro domande”, scrive Google. “Siate gentili, spiegate loro cosa fanno gli occhiali, e ricordate che una piccola dimostrazione vale più di mille parole. Non usate i Glass nei luoghi in cui non si possono usare i telefoni cellulari”. Sono tutti avvisati.

Riferimenti: Google

Credits immagine: Max Braun/Flickr

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