Categorie: Spazio

Il girasole visto da Hubble

Il venticinquenne Hubble ha colpito di nuovo nel segno. Il telescopio spaziale, frutto della collaborazione tra le agenzie spaziali Nasa ed Esa, ci ha regalato un’altra splendida immagine dell’Universo. Dopo i Pilastri della Creazione e la Nebulosa Ali di Farfalla, questa volta a finire sotto osservazione è stato l’oggetto Messier 63 del “Catalogo delle nebulose e degli ammassi di stelle” dell’astronomo Charles Messier. Abbreviato come M63, l’oggetto è meglio conosciuto come la Galassia Girasole.

Un soprannome nient’affatto casuale, e l’immagine catturata dalla Hubble Wide Field and Planetary Camera 2 mostra chiaramente perché. “L’intricata disposizione delle braccia a spirale di Messier 63, come si vede nell’immagine, richiama il disegno al centro del girasole”” spiega la Nasa.

Messier 63 è una galassia a spirale che fa parte della costellazione Canes Venatici (Cani da caccia), e le sue braccia appaiono così luminose perché piene di giganti blu appena nate e di ammassi di stelle. “Sappiamo che dista 27 milioni di anni luce e che fa parte del Gruppo M51, un gruppo di galassie che prede il nome dal suo componente più brillante: Messier 51, soprannominata Galassia Whirlpool” conclude la Nasa.

Riferimenti: Nasa

Credits immagine: ESA/Hubble & NASA

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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