Categorie: Vita

Il mistero dei dinosauri piumati

Gli uccelli sono dinosauri? La domanda, che ai più potrebbe sembrare di fantasia, rimanda in realtà a uno dei temi maggiormente dibattuti dai paleontologi. Il dubbio che i primi siano discesi dai secondi non è, infatti, nuovo se già nel 1854, Thomas H. Huxley, biologo-naturalista presidente della Royal Society, aveva definito gli uccelli “rettili glorificati dalle piume”. Parole che trovarono una qualche conferma nel 1861, quando da una cava di arenaria in Baviera, emerse il fossile dell’Archaeopteryx, un uccello grande come un corvo, ma con caratteristiche di rettile. Gli scavi effettuati nel corso del XX secolo, in particolare quelli concentratisi in Cina negli anni Novanta, hanno portato alla luce numerose tracce di piumaggio, dando qualche fondamento in più alla teoria secondo cui i volatili discenderebbero dai teropodi, dinosauri carnivori di piccola taglia vissuti circa 140 milioni di anni fa. Ora una mostra spiega al grande pubblico questa affascinante possibilità evolutiva. Si intitola “Dinosauri piumati: in volo nell’evoluzione” e si svolge presso il Museo dell’Evoluzione di Bologna fino al 28 febbraio. Ne abbiamo parlato con Bruno Sabelli, professore di zoologia all’Università di Bologna e curatore della mostra.

Dottor Sabelli, qual è l’originalità di questa esposizione, tra le tante che hanno per oggetto i dinosauri?

“Il fatto che si tratta di dinosauri piumati, mai esposti prima d’ora. E’ un’anteprima quasi mondiale. Gli studi, infatti, effettuati da ricercatori canadesi e cinesi, sono stati finanziati dalla National Geographic, che ha pubblicato sul tema almeno due articoli e che ha promosso un anno e mezzo fa un’unica mostra tenutasi a Washington”.

Cosa è stato ritrovato in Cina?

“Nella seconda metà degli anni Novanta, gli scavi hanno fatto emergere i resti di Sinosauropteryx, Protoarchaeropteryx, Caudipteryx e Confuciursonis, tutti dinosauri cosiddetti piumati. Ultimo, in ordine di tempo, è stato il ritrovamento di Beipaosaurus inexpectus, forse un erbivoro, dalle dimensioni di un tacchino, appartenente a un sottogruppo dei teropodi conosciuto con il nome di Terzinosauri, che però non è giunto a noi”.

Quali sono le prove a favore della parentela tra uccelli e dinosauri? E quando le due specie si sarebbero differenziate?

“Si tratta di prove osteologico-anatomiche, che attesterebbero la presenza di piume. Almeno per chi sostiene che uccelli e dinosauri discendano da una medesima linea evolutiva e che i primi si siano differenziati dai secondi tra i 150 e i 100 milioni di anni fa (considerando che l’Archaeopteryx risale a 140 milioni di anni fa e i fossili cinesi a 120)”.

Chi non vede in quei fossili tracce di penne, come interpreta quegli indizi?

“Come squame particolari o come artefatti dovuti alla fossilizzazione. Secondo tali studiosi gli uccelli sarebbero derivati da rettili diversi dai dinosauri. In tal caso, uno degli antenati potrebbe essere stato un rettile vissuto circa 190 milioni di anni fa. Alcuni poi, pur ammettendo la presenza di piume, sostengono che esse non sarebbero state funzionali al volo, bensì ad attività di termoregolazione o che sarebbero state usate per le ostensioni tipiche delle parate sessuali”.

In definitiva, non vi è alcuna prova finale?

“No, la mostra vuole puntualizzare proprio questo, il fatto cioè che il rapporto tra i dinosauri e gli uccelli è una questione più che mai aperta”.

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