In un anno il numero delle persone che sono decedute in Inghilterra dopo aver assunto lo Zyban, un farmaco antifumo, è triplicato. Lo rende noto la Medicines Control Agency inglese dopo aver ricevuto segnalazioni da medici, dentisti, farmacisti, magistrati e aziende farmaceutiche. Nei primi dieci giorni di quest’anno sono stati registrati, infatti, 57 decessi di soggetti che assumevano questo farmaco contro i 18 dell’anno precedente. Sul comunicato dell’agenzia britannica si legge: “Abbiamo ricevuto 57 segnalazioni di sospetti effetti collaterali dovuti allo Zyban, con esito fatale. Tuttavia la correlazione fra il farmaco e i decessi non è ancora provata, e nella maggior parte dei casi le condizioni specifiche di ogni soggetto potrebbero offrire una spiegazione all’evento”. Il caso comunque rimane aperto. Anche perché il principio attivo del farmaco è il bupoprione, una molecola presente in medicinali antidepressivi. Che è stata oggetto di molte polemiche nello scorso settembre in Germania dopo due casi di suicidio e due decessi per infarto. La casa produttrice del farmaco, la GlaxoSmithKline, attraverso i suoi portavoce risponde alle accuse dichiarando che “non esiste ragione di credere che i soggetti che assumono lo Zyban corrono rischi maggiori di attacco cardiaco, e che non c’è ugualmente alcun collegamento provato fra i decessi e il farmaco usato, in quanto i pazienti erano già a rischio, essendo fumatori”. (f.f.)
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