Il più piccolo circuito molecolare

Misura pochi milionesimi di millimetro e sfrutta il moto delle molecole di monossido di carbonio per trasferire ed elaborare i dati. È il più piccolo circuito per computer mai costruito. Il dispositivo, dalle dimensioni notevolmente ridotte rispetto a qualsiasi chip al silicio attualmente in uso, è stato messo a punto da un gruppo di scienziati dell’Almaden Research Center dell’Ibm, in California, coordinati da Andreas Heinrich. Utilizzando due speciali microscopi a scansione, i ricercatori hanno disposto le molecole di monossido di carbonio a coppie su una superficie in rame, collocando poi una singola molecola accanto a una di queste coppie, in modo tale da far assumere al gruppo di tre molecole la forma di una punta di freccia. Poiché le molecole di monossido di carbonio tendono a respingersi, quella all’apice del gruppo balza verso un’altra coppia adiacente, formando una triade che a sua volta si spezza in modo analogo. L’intero processo, coinvolgendo le varie coppie di molecole, ricorda il moto delle tessere di un domino. Gli scienziati hanno messo a profitto questo principio realizzando delle vere e proprie porte logiche molecolari, le quali, però, sono ancora molto lente e possono eseguire solo un’operazione per volta. Per riutilizzare i circuiti, le molecole devono essere nuovamente collocate nelle loro posizioni originarie. Ora è allo studio un meccanismo che “riazzeri” automaticamente il sistema, permettendo però ad alcune molecole di immagazzinare i dati. I risultati conseguiti dai ricercatori dell’Ibm saranno pubblicati su Science.(f.to.)

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