A un primo sguardo i fossili sferici ritrovati nella Formazione Doushantuo, un corpo sedimentario ricco di reperti nella Cina meridionale, potrebbero sembrare forme di vita aliena. Shuhai Xiao, geobiologo della Virginia Polytechnic Institute and State University (Virginia Tech) che li ha scoperti e descritti in un articolo su Nature, spiega invece come questi strani esseri siano probabilmente una forma di vita primordiale, antecedente alle alghe e agli animali che conosciamo.
La “Megasphaera”, questo il nome del fossile, è caratterizzata dalla presenza di numerose zone circolari al suo interno che ricordano i baccelli del fiore di loto – tanto temuti da coloro che soffrono di tripofobia – anche se con dimensioni nettamente inferiori. Questi fossili infatti non raggiungono nemmeno il millimetro, e sono quindi anche molto difficili da localizzare. I cerchi visibili all’interno del fossile, spiega Xiao su Nature, non sono altro che cellule, il che rende la Megasphaera una forma di vita pluricellulare vissuta circa 600 milioni di anni fa, 60 milioni di anni prima della comparsa dei primi vertebrati. Sebbene primitiva la Megasphaera sembra però non avere nessun legame con altre forme di vita conosciute, perché trattandosi di un organismo esistito così presto nella storia dell’evoluzione oggi niente sarebbe abbastanza simile da poter essere identificato come un suo discendente.
“Quando hai un palla di cellule, queste continuano a dividersi e dividersi formandone sempre di nuove, senza però aumentare le dimensioni della palla; sono le cellule a diventare sempre più piccole”, spiega Xiao, “in un organismo pluricellulare, alcuni tipi di cellule iniziano a diversificarsi più rapidamente a scapito di altre. Se alcune crescono più velocemente, altre dovranno morire”. Secondo il geobiologo, infatti, la Megasphaera è un organismo pluricellulare animale o vegetale, e non un protista o un batterio, perché cellule di diversa forma e dimensione evidenziano la presenza di differenziazione cellulare (così come la presenza di cellule morte).
Dagli studi condotti sulla Formazione Doushantuo si sa che la Megasphaera viveva in un habitat marino molto simile a quello presente nelle isole tropicali di oggi, tuttavia c’è ancora incertezza sulla natura animale o vegetale del fossile. Come ammette lo stesso Xiao: “Davanti a noi c’è sicuramente uno dei primi passi verso le forme di vita pluricellulari più evolute, però ci sembra ancora una specie aliena perché è diversa da tutto ciò che conosciamo”.
Riferimenti: Nature doi: 10.1038/nature13766
Credits immagine: Lei Chen and Shuhai Xiao