È stato il suo primo Natale sul Pianeta rosso e lo ha festeggiato a “casa della nonna”. Curiosity, il rover a spasso su Marte dallo scorso agosto (qui tutte le foto scattate finora), ha infatti trascorso le festività in una zona all’interno della Yellowknife Bay (nel cratere di Gale), che gli scienziati hanno appunto soprannominato scherzosamente “Grandma’s House”, una zona finora inesplorata.
In particolare, per tutta la giornata del 25 dicembre, Curiosity ha acquisito una panoramica a 360° dell’area della Yellowknife Bay, una depressione profonda circa mezzo metro e caratterizzata da un terreno completamente diverso da quello perlustrato finora dal rover.
Per ora le analisi di Curiosity si sono limitate alle osservazioni – grazie agli strumenti Mastcam, ChemCam, Alpha Particle X-Ray Spectrometer (Apxs) e Mars Hand Lens Imager (Mahli) – ma il prossimo passo, previsto per l’inizio del 2013, sarà quello di perforare il terreno all’interno della baia. Il rover così potrà prelevare un campione di polvere rocciosa, processarlo attraverso il braccio robotico e quindi passarlo al setaccio per le analisi con gli altri strumenti con cui è equipaggiato, come scrive Space.com. Un’impresa mai tentata prima, precisano dalla Nasa.
Curiosity si trova ora in modalità auto-pilotata, così da dare agli scienziati qualche giorno di riposo per le vacanze. Ma non solo. Quello di questi giorni è infatti anche un test in vista del prossimo aprile, quando il Sole si troverà per tra la Terra e Marte le comunicazioni radio col Pianeta rosso potrebbero essere compromesse. La modalità pilota automatico in questo caso sarà quindi fondamentale per permettere al rover di continuare a lavorare.
Via: Wired.it
Credits immagine: NASA/JPL-Caltech
Coltivare il benessere psicologico per una delle categorie più stressate d’Italia, gli universitari: il programma…
No, non è per via degli effetti collaterali. Si tratta di una decisione aziendale dovuta…
Un viaggio attorno alla porzione di spazio-tempo più buia e misteriosa che conosciamo, fino ad…
Un gruppo di fisici dell’Università di Trieste (e di altri istituti) ha proposto una sorta…
Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…
Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più