Göbekli Tepe, il tempio più antico

Non solo è la costruzione umana più antica al mondo. Il sito di Göbekli Tepe (letteralmente monte dell’ombelico) in Turchia potrebbe davvero rappresentare il primo tempio religioso. Lo suggeriscono gli archeologi guidati da Klaus Schmidt, del German Archaeological Institute, dopo una serie di studi che appariranno a novembre su Archeology.

In questo sito sono state individuate almeno sette aree sacre soprannominate la Stonehenge turca, costituite da pilastri di calce viva e argilla a forma di T, disposti ad anello. I megaliti, alti oltre tre metri, sono stati datati intorno a 10 mila anni prima di Cristo, più antichi dunque di quelli del famoso sito inglese di Stonehenge, costruito tra il 2.500 e il 2.000 a.C. Schmidt aveva già scoperto che molti di questi pilastri sono decorati con elaborate figure animali: tori, volpi, gru, leoni, anatre, scorpioni, formiche, ragni e serpenti. Sempre all’interno dei cerchi di pietra sono state rinvenute altre sculture, raffiguranti un essere umano, una testa di avvoltoio e un cinghiale.

Gli scavi hanno rivelato che il sito è stato costruito in due fasi: le strutture più antiche appartengono al primo periodo Neolitico pre-ceramica, terminato intorno al 9.000 a.C., mentre gli ultimi reperti risalgono a un periodo successivo, intorno all’8.000 a.C., anche se appaiono stranamente meno elaborati di quelli più antichi. Il lavoro di Schmidt si è concentrato proprio sul primo periodo del sito, ricco di megaliti a T e di sculture animali, per fornire un’interpretazione spirituale dell’area.

Molti antropologi suppongono che le prime complesse pratiche religiose si siano sviluppate presso comunità che avevano già praticato l’agricoltura e, quindi, con più “tempo libero”. Ma un sito così ricco di decorazioni mina questa teoria. Secondo gli archeologi, Göbekli Tepe attraeva piccoli gruppi nomadi da numerose regioni del sud-est dell’Anatolia, che qui costruivano le imponenti strutture e facevano sacrifici animali, come dimostrano le molte ossa rinvenute durante gli scavi. Probabilmente, le immagini sui pilastri illustrano credenze e religioni dei cacciatori-raccoglitori. Un’altra teoria avanzata da Smith identifica il sito come il cimitero di figure importanti. In questo caso, i megaliti potrebbero in realtà rappresentare degli esseri umani, con la parte superiore – quella a forma di T – che di profilo ricorderebbe una testa. (r.p.)

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