Categorie: Salute

Imitare il tetano per curare le malattie neurologiche

Grazie a una recente scoperta sul tetano potrebbero essere sviluppate terapie innovative per curare le malattie del motoneurone, come la sclerosi laterale amiotrofica, o altri disturbi neurologici. Un team di ricercatori della University College London ha infatti individuato per la prima volta il modo in cui la tossina tetanica attacca il sistema nervoso, come descritto in un articolo su Science. La speranza degli scienziati è quella di poter sviluppare farmaci che penetrino nel sistema nervoso imitando questo meccanismo.

Studiando il cervello dei topi, i ricercatori hanno scoperto che la porta d’ingresso del tetano nel sistema nervoso è rappresentata da una proteina chiamata enactina (o nidogen), presente sulla membrana dei neuroni, che attira le tossine e le assorbe come una spugna. “Questo spiega perché la tossina tetanica è così velenosa, anche a basse dosi. La tossina infatti si concentra in gran parte intorno ai terminali dei neuroni motori, che sono circondati da alti livelli di nidogens”, spiega Kinga Bercsényi, primo autore dello studio.

Oltre a permettere di ideare nuove terapie per la prevenzione del tetano, la scoperta potrebbe aiutare la ricerca di farmaci anche per altre malattie neurologiche, in particolare quelle che colpiscono i neuroni motori e compromettono di conseguenza la funzionalità dei muscoli volontari. “Curare i disturbi neurologici è incredibilmente difficile, e trovare un modo per ottenere terapie per i motoneuroni rappresenta metà dell’opera”, sostiene l’autore senior Giampietro Schiavo. “Ora che abbiamo capito come il tetano penetra nei neuroni, speriamo di imitare il meccanismo per fornire terapie avanzate. La nostra scoperta ci aiuterà a sviluppare trattamenti migliori: più efficaci a dosi più basse e con meno effetti collaterali”, conclude Schiavo, che spera di poter presto aiutare i pazienti affetti dalle forme più invalidanti di malattie del motoneurone.

Riferimenti: Science doi: 10.1126/science.1258138
Credits immagine: MikeBlogs/Flickr

Giulia Carosi

Dopo una laurea in Psicologia conseguita alla Sapienza Università di Roma abbandona l’idea di fare la ricercatrice per studiare un po’ di tutto e non tutto su poco. Si iscrive al Master in Comunicazione della Scienza della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste per imparare a raccontarlo.

 

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