“L’ARTE ha il potere di inspirare le persone ad agire, di sfidare lo status quo, di provocare emozioni, e di disseminare idee”. Perché dunque non usarla per raccontare le sfide aperte, raccolte – e vinte – dai vaccini? Parla così Steven Hoffman, direttore scientifico del Canadian Institutes of Health Research’s Institute of Population & Public Health, dell’idea da cui è partita “Immune Nations”, la mostra di cui è coordinatore – insieme a Sean Caulfield e Natalie S. Loveless – si è appena conclusa a Ginevra, presso gli headquarters di Unaids. Una mostra evidence-based, come la chiama Hoffman, frutto di un lavoro durato tre anni, che ha messo insieme artisti, scienziati e leader politici. “Il nostro scopo era quello di esplorare in che modo approcci artistici e di ricerca potessero aiutare a capire come e perché così tante persone muoiono ogni anno di malattie prevenibili con i vaccini”, va avanti Hoffman.
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