Categorie: Società

In classe a romanzar la scienza

Vi piacerebbe leggere qualcosa sul teorema di Fermat, sulla fisica quantistica, sulla clonazione o gli scenari aperti dall’ingegneria genetica? Entrando in libreria fermatevi al settore narrativa e verrete accontentati. Al pari di fatti storici, storie d’amore o saghe famigliari, infatti, anche la scienza può vantare una gloriosa carriera da musa ispiratrice di romanzieri di successo. Un esempio per tutti: Paolo Giordano vincitore del Premio Strega 2008 con La Solitudine dei numeri primi.

E sarà proprio il giovane fisico torinese il testimonial della terza edizione del progetto “La Scienza Narrata”, il laboratorio itinerante di scrittura creativa sulla scienza organizzato dalla Merck Serono e rivolto agli studenti degli istituti superiori di Roma, Milano e Torino.

Da febbraio ad aprile i ragazzi tra i 15 e i 19 anni si cimenteranno nella stesura di un racconto prendendo spunto da un argomento scientifico. Ad aiutarli gli scrittori Patrizia Carrano e Giorgio Vasta, l’editore Giovanni Nucci, il giornalista Luigi Ripamonti e lo scienziato Carlo Alberto Redi, professore di biologia dello sviluppo all’Università di Pavia, che introdurrà i temi fondamentali della disciplina che insegna.

Che la scelta del “mentore” scientifico sia caduta su un esperto di scienze della vita non è casuale: “Oggi sono discipline come la biologia, la genetica, le neuroscienze, le biotecnologie a dominare la nostra vita e a muovere le economie dei nostri paesi. Così come l’Ottocento è stato il secolo della chimica e il Novecento quello della fisica, ora possiamo dire di trovarci nell’era delle scienze della vita”, spiega Redi.

Saranno quindi probabilmente i computer a Dna, le cellule staminali e le terapie geniche i leitmotiv dei racconti di questi giovani autori esordienti, a cui viene concessa, senza troppe resistenze, qualche licenza poetica. “Il rigore scientifico può anche abdicare di fronte alla forza narrativa, basti pensare ai cloni umani nati dalla penna di Kazuo Ishiguro in Non lasciarmi. Lo scopo dell’iniziativa è un altro: rendere consapevoli i giovani delle ripercussioni che le conoscenze scientifiche hanno sulla società in cui viviamo. Educare al sapere scientifico è fondamentale per formare una classe politica in grado di legiferare con competenza su questioni come la procreazione assistita o il testamento biologico”, conclude Carlo Alberto Redi.

I racconti usciti dai laboratori parteciperanno a un concorso e verranno premiati all’interno del progetto più ampio nel quale la Scienza narrata si iscrive: il Premio letterario Merck Serono. (g.d.o)

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