In aumento i casi di asma in Italia. Lo sostengono due studi condotti da Roberto de Marco dell’Università di Verona e Sergio Bonini del Consiglio nazionale delle ricerche, presentati oggi al congresso della Società europea di malattie respiratorie a Stoccolma (Svezia). Si tratta del primo dato scientifico italiano sulla diffusione dell’asma e mostra un quadro preoccupante: la media nazionale è del 4,5 per cento, con punte del 5,3 per cento soprattutto in Sicilia e Sardegna. “Il clima delle due isole”, spiega de Marco, “favorisce lo sviluppo degli allergeni, le sostanze responsabili dell’insorgenza dell’asma”. E lo studio di Bonini non è meno sorprendente: c’è stato un incremento di questo disturbo dal 3 al 6 per cento nella sola provincia di Ascoli. Ma non è solo la percentuale a preoccupare i ricercatori. I dati raccolti, infatti, mostrano che solo 20 per cento degli asmatici segue le corrette cure, mentre il resto degli allergici o viene seguito in modo inadeguato o non viene seguito affatto. “Oggi si potrebbe tenere sotto controllo la malattia, e con un ottima qualità della vita” sostiene Bonini. Questo disturbo poi non è un limite all’attività sportiva, anche a quella agonistica. “Degli atleti italiani alle Olimpiadi di Sidney, una persona su quattro soffriva di asma”, puntualizza il ricercatore del Cnr. (a.ca.)