In mostra la storia della medicina

Far conoscere la storia della medicina moderna, ripercorrendone le tappe principali dal Settecento alla genomica. Con questo obiettivo viene inaugurato oggi a Roma il secondo piano del Museo di Storia della Medicina del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Patologia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Completamente ristrutturata, la nuova sezione si aggiunge alle precedenti collezioni di reperti romani, medievali e rinascimentali ospitate nel seminterrato e al primo piano del museo. “Da circa dieci anni ci stiamo dedicando a riordinare l’importantissima collezione di reperti che possediamo provenienti da diversi fondi”, dice dice Luciana Rita Angeletti, direttrice del museo: “Finora eravamo arrivati a ricostruire la storia della medicina fino ad Harvey. Adesso siamo finalmente in grado di mostrare al pubblico anche le ultime scoperte in campo medico. Con uno sguardo anche alle terapie del futuro”. Nella nuova ala del museo (visitabile da domani tutti i giorni dalle 10.00 alle 14.00 e nei pomeriggi di martedì e venerdì dalle 14.30 alle 17.30), si troveranno, insieme agli strumenti chirurgici del Settecento, gli ultimi ritrovati della chirurgia laparoscopica, alcuni video esplicativi sulla medicina preventiva e sulle terapie mirate, un modellino di Dna, con il quale si potranno anche effettuare esperimenti. Tutto a disposizione degli studenti, sia universitari che liceali. Il museo di Roma possiede anche una biblioteca di grande valore storico con circa 40.000 volumi, di cui 3.500 pubblicati prima del 1830. “E’ l’unico museo in Italia”, prosegue Angeletti, “che ospita in un’unica sede sia strumenti medici che importanti testimonianze scritte, lettere, appunti e documenti di vario tipo. Si tratta di fonti preziose per ricostruire la storia di alcuni campi della medicina. Come quelle provenienti dal fondo di Amico Bignami sulla malaria, o di Adriano Buzzati Traverso, sulla genetica”. (g.d.o.)

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