Il Palazzo della Ragione di Padova si è trasformato in un luogovirtuale dal quale partire per un viaggio spaziale e temporale nell’Universo.Dal 25 gennaio al 15 giugno l’edificio veneto ospiterà infatti unamostra spettacolare sulla conquista scientifica dello Spazio, a partiredalle scoperte galileiane fino alle missioni di oggi e a quelle future.
Il percorso dell’esposizione é segnato da oltre un migliaio di postazioniche uniscono documenti antichi, come il prezioso “Dialogo sui massimisistemi” di Galileo Galilei, e il linguaggio multimediale grazie acomputer e monitor che consentiranno a chiunque di penetrare nei segretidel Cosmo, di passeggiare nella Via Lattea, di ascoltare i suoni del Soleo salire a bordo della sonda Giotto, mentre si avvicina al nucleo di Halley.I computer, inoltre, sono collegati con le banche dati della Nasa e deiprincipali siti astronomici del mondo: un’occasione unica per intrapenderel’affascinante viaggio nel cosmo.
La mostra è organizzata dall’Osservatorio Astronomico di Padova-TelescopioNazionale Galileo, dal Comune di Padova e dalla Banca Antoniana PopolareVeneta. All’iniziativa hanno collaborato, oltre ai dipartimenti di Astronomia,Fisica , Geologia, Ingegneria e Mineralogia dell’Università locale,l’Asi (Agenzia Spaziale Italiana), l’Esa (European Space Agency), l’Infn(Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), il Jet Propulsion Laboratory ela Nasa.
Tra migliaia di immagini e video di missioni spaziali, modelli di sondee di missili (compreso un modello alto più di 6 metri di Arianne)vengono presentati anche plastici, documenti e immagini del TelescopioNazionale Galileo, dell’Osservatorio Vlt di Cerro Paranal in Cile e dialtri centri di ricerca in Italia e nel mondo. La scenografia ècompletata dall’esposizione delle meteoriti scoperte nell’Antartide, dall’Ologrammadi Cassini e dal modello della Lente Gravitazionale di Einstein sospesosui visitatori.
Il fiore all’occhiello è la teleconferenza, programmata peridiocamente,tra il pubblico presente alla mostra e ricercatori italiani che stannoosservando il cielo nei diversi centri di ricerca, da Asiago, dove a CimaEkar sorge l’Osservatorio Astronomico dell’Università di Padova,al Telescopio Nazionale Galileo alle Canarie, all’Osservatorio EuropeoAstrale in Cile, al Telescopio Spaziale Hubble negli Stati Uniti.