Società

Intelligenza artificiale e medicina: possibili problemi etici?

Che si vogliano scoprire nuovi pianeti extrasolari o analizzare delle grosse basi di dati, il ricorso a sistemi legati all’intelligenza artificiale e al machine learning sta diventando via via più indispensabile. E a servirsene sempre più è anche la ricerca medica e i medici stessi aiutati in modo crescente nel prendere le decisioni migliori per i loro pazienti proprio dall’intelligenza artificiale. Tuttavia, in un articolo pubblicato sul The New England Journal of Medicine, gli autori – pur riconoscendo gli incredibili vantaggi che il machine learning può apportare sulla salute dei pazienti – sostengono che un completo beneficio derivante dall’uso di questi strumenti, utili per fare previsioni o prendere differenti decisioni, non può prescindere da attente considerazioni etiche.

“Alla luce dei molti potenziali benefici, ci sono forti spinte nella società affinché questi strumenti siano applicati nella sanità” – afferma Danton Char, autore dell’articolo e professore di anestesiologia e medicina del dolore alla Stanford University Medical Care. “Ma abbiamo cominciato a notare, in applicazioni al di fuori del sistema sanitario, che ci possono essere problemi con gli algoritmi di apprendimento quando questi sono impegnati su larga scala”.

A quanto pare il problema può risiedere nelle propensioni e nelle considerazioni di chi mette a punto un algoritmo, ma può trovarsi anche nelle valutazioni di chi ha condotto una ricerca o ha raccolto una base di dati. Inoltre, un algoritmo può essere messo a punto proprio per avere specifici risultati e, nel settore privato, uno degli esempi più famosi è rappresentato dal caso Volkswagen, i cui algoritmi – opportunamente settati nelle centraline delle auto –consentivano di ridurre le emissioni di monossido di azoto durante i test e quindi di passarli.

Gli autori, quindi, si interrogano su alcuni problemi, uno tra questi è rappresentato dal fatto che i dati usati per creare l’algoritmo possono contenere dei preconcetti che si riflettono nell’algoritmo e nelle predisposizioni cliniche che può generare. Al contrario, può capitare che l’algoritmo stesso sia creato per deviare i risultati in base a volontarie intenzioni dei programmatori, delle compagnie che operano nella sanità o dei sistemi sanitari stessi.

Per ovviare a queste eventualità i medici devono capire quanto basta come è stato messo a punto l’algoritmo, valutare criticamente la fonte dei dati usati per creare il modello statistico messo a punto per predire i risultati, comprendere come funziona il modello e quindi proteggersi dal diventare eccessivamente dipendenti da questo.

Su questa via, uno studio pilota della Stanford University sta permettendo a medici e progettisti di lavorare a stretto contatto per assicurare maggiori garanzie riguardo ai risultati delle equazioni, affinché il medico abbia piena consapevolezza per comprendere al meglio i problemi dei pazienti.

“Linee guida etiche possono essere create per guadagnare terreno nei confronti dell’era dell’intelligenza artificiale e del machine learning” – scrivono gli autori –, “e tali tecnologie, fra pochi anni, saranno sempre più presenti all’interno dei sistemi sanitari”.

Riferimenti: The New England Journal of Medicine

Antonio Ciavarella

L'osservazione e la voglia di dare risposte ai perché hanno sempre caratterizzato la mia personalità. Poi il gusto per l’arte e lo studio del pianoforte hanno guidato le mie scelte, così mi sono iscritto alla Facoltà di Lettere; più volte, però, ho minacciato di lasciare tutto per seguire i corsi di Fisica o di Medicina. Adesso, l’opportunità offerta dal Master rappresenta il tentativo di ricomporre l’eterno dissidio con le mie scelte passate.

Articoli recenti

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

2 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

4 giorni fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

5 giorni fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

6 giorni fa

Leptospirosi: perché crescono i casi a New York?

Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…

1 settimana fa

Fogli d’oro sottilissimi: arriva il goldene

Potrebbe essere usato in diverse applicazioni come catalizzatore per la conversione dell'anidride carbonica e la…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più