Un gruppo di ricercatori del Joseph Bell Centre for Forensic Statistics and Legal Reasoning di Edimburgo ha sviluppato un prototipo di un software con lo scopo di aiutare le forze dell’ordine nel determinare le cause reali di una morte sospetta. Secondo Jeroen Keppens, uno degli sviluppatori del progetto, l’idea è che il programma suggerisca agli investigatori piste di indagine poco ovvie che possono essere state trascurate. Secondo Keppens, infatti, un detective tende a formulare un’ipotesi e a cercare prove che la confermino, escludendo però altre possibilità. Questo può far si che nell’interrogare dei testimoni, inconsapevolmente, le domande siano poste in modo tale da pilotare le risposte. Il cuore del software è un archivio di dati (knowledge base) che contiene un grandissimo numero di possibili cause di morti e un elenco di prove e indizi legate a esse. Un investigatore deve semplicemente immettere le testimonianze, i referti medici e le prove giudiziarie e il programma formulerà tutti gli scenari possibili, tenendo conto, inoltre, della loro verosimiglianza. La notizia è stata accolta dagli esperti con un cauto benvenuto. Il programma è solo un prototipo e non sarà disponibile prima di 2 anni. È disponibile a questo indirizzo una versione in java scaricabile. (si.t.)
