La depressione post-partum colpisce anche lui

Il dieci per cento. Tanti sono i neopapà che soffrono di depressione post-partum, soprattutto tra i tre e sei mesi dopo la nascita del bambino. Il dato arriva da uno studio condotto dall’Eastern Virginia Medical School di Norfolk (Usa) e pubblicato sul Journal of the American Medical Association. La depressione prima e dopo il parto è conosciuta e studiata soprattutto nelle madri, e ha conseguenze negative sulla donna stessa, sul benessere della famiglia e sul corretto sviluppo del bambino.

Per comprendere l’incidenza  e la variabilità di questo fenomeno negli uomini, James Paulson e Sharnail Bazemore, hanno condotto una meta-analisi su 43 studi scientifici internazionali in proposito, per un totale di 28mila parti.

I risultati dello studio hanno mostrato che si tratta di un evento non raro: colpisce il 10,4 per cento neo-padri (la prevalenza in dodici mesi della depressione maschile in generale è stimata in circa il 4,8 per cento). Il periodo peggiore è quello che va dai tre ai sei mesi dopo la nascita del bambino: in questi mesi a cadere in depressione sono il 25,6 per cento dei nuovi papà. I primi tre mesi invece sembrano essere quelli meno a rischio (7,7 per cento). I ricercatori inoltre hanno evidenziato una correlazione tra le depressione materna e paterna. Curiosamente, i più colpiti al mondo sembrano essere i papà statunitensi.

“Maggiori sforzi dovrebbero essere fatti per migliorare lo screening e il trattamento di questo stato; soprattutto in considerazione delle conseguenze che la depressione paterna ha sul benessere e sullo sviluppo del neonato”, hanno commentato i ricercatori. “Inoltre – hanno concluso – dovrebbero essere programmati interventi e ricerche che coinvolgono tutta la famiglia e non un solo genitore. Questo permettere una precoce identificazione del malessere e lascerebbe ampio spazio per la prevenzione e il trattamento”. (c.v.)

Riferimenti: JAMA 2010;303(19):1961-1969

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