Li chiamano gli Oscar della scienza, ma il nome ufficiale è Breakthrough Prize, che quest’anno ha assegnato in totale 21,6 milioni di dollari ai migliori scienziati del mondo, spaziando tra fisici, matematici, biologi e chimici. Tra i vincitori c’è anche la Event Horizon Telescope (Eht), la collaborazione internazionale che ha prodotto la prima immagine di un buco nero lo scorso aprile, che si è aggiudicata 3 milioni di dollari da ripartire equamente tra i 347 membri.
Nel complesso la cifra, 3 milioni di dollari, fa impressione. Ma considerando che gli scienziati della collaborazione Eht sono 347 (hanno collaborato 60 istituzioni di 20 Paesi diversi) si parla di 8.600 dollari a testa. Che non sono niente male, ma non reggono il confronto con la soddisfazione e il prestigio per aver fatto la storia della scienza. Perché – ricordiamolo – il 10 aprile scorso il mondo ha potuto vedere per la prima volta l’immagine di un buco nero, per la precisione di M87 al centro della galassia Messier 87, a circa 54 milioni di anni luce dalla Terra.
L’immagine, ottenuta grazie a 8 radiotelescopi in sincrono sparsi per il mondo, mostra il disco di accrescimento di nubi di gas e polveri incandescenti che descrivono un anello attorno all’orizzonte degli eventi del buco nero supermassiccio, cioè quella regione di Spazio così densa di materia da attrarre (e inghiottire) persino la luce.
Istituito otto anni fa e sponsorizzato da un gruppo di facoltosi imprenditori del calibro di Mark Zuckerberg e Priscilla Chan, Sergey Brin, Ma Huateng, Yuri e Julia Milner e Anne Wojcicki, il Breakthrough Prize è tra i premi scientifici più generosi di sempre. Oltre a premiare i migliori scienziati nell’ambito delle scienze della vita, della fisica e della matematica, assegna anche un riconoscimento a giovani ricercatori. I vincitori ogni anno vengono scelti da comitati costituiti dai vincitori degli anni precedenti.
Per chi volesse assistere, la cerimonia di premiazione, che si svolgerà nel centro di ricerca Ames della Nasa a Mountain View (California) il 3 novembre, sarà trasmessa in diretta tv.
Via: Wired.it
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Immagine: The Event Horizon Telescope (EHT)
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