Categorie: Società

La Francia punta sulla ricerca

I candidati puntano sulla ricerca: accade in Francia, dove i tre contendenti al primo turno delle elezioni presidenziali – Ségolène Royal, Nicolas Sarkozy e François Bayrou – hanno risposto alle domande poste loro da Nature (i risultati dell’inchiesta sono disponibili sul sito della rivista), e hanno dichiarato le loro intenzioni in caso di vittoria.

Bayrou, esponente dello schieramento di centro, promette un aumento del cinque per cento dei finanziamenti alla ricerca ogni anno, per i dieci anni a venire. Rilancia la candidata socialista, e prefigura investimenti superiori del dieci per cento a quelli attuali nel settore della tecnologia e innovazione, per i suoi prossimi cinque anni di presidenza. L’uomo forte della destra, Sarkozy, ritiene che ai laboratori e agli enti di ricerca non possano andare meno di quattro miliardi di euro in più, e che almeno cinque miliardi di euro siano necessari per sviluppare l’istruzione superiore.

Concordi sulla necessità di introdurre riforme nel sistema, i tre candidati differiscono invece nelle strategie. Sarkozy vorrebbe plasmare il sistema francese, dominato da grandi enti pubblici, sul modello anglosassone, nel quale le università vengono finanziate in base ai progetti presentati, mentre Bayrou e Royal hanno in mente riforme meno radicali e più tagliate sulla situazione esistente.

Dal punto di vista ambientale, Royal promette una riduzione del 75 per cento delle emissioni di gas serra entro il 2050, e punta sulle fonti rinnovabili per sganciarsi dal nucleare, mentre Sarkozy chiede che paesi come Stati Uniti e Cina, poco propensi a seguire i dettami di Kyoto, vengano sanzionati dagli organismi internazionali come il Wto (World Trade Organization) in caso di superamento dei limiti di emissione.

Infine, sul tema Ogm, Royal e Bayrou si mostrano a favore di una moratoria sulle coltivazioni in campo aperto, e si dicono convinti della necessità di un maggiore dibattito pubblico sul tema. Qualche perplessità sulle biotecnologie in campo agroalimentare la mostra anche Sarkozy: che sebbene sia contrario alla moratoria, chiede che ulteriori studi verifichino la sicurezza degli alimenti Ogm. (e.m.)

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