di Letizia Gabaglio e Elisa Manacorda
Mentre la medicina di genere, quella che riguarda gli umani, cerca di conquistare spazi nei centri di ricerca, nella pratica clinica e nelle pagine dei libri di testo, anche in altri settori delle scienze della vita si comincia a ipotizzare un bias, una discriminazione che taglia fuori, se non quelle di genere, quantomeno le differenze di sesso nei soggetti studiati. Che in questo caso sono piccioni. Un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports da un gruppo di ricerca della University of California a Davis e dell’University of New Hampshire mostra infatti delle importanti differenze nell’espressione genica (cioè il processo in cui l’informazione contenuta in un gene viene convertita in una proteina) tra esemplari maschi e femmine di Columba Livia, il piccione selvatico.
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