La prima immagine di Mercurio catturata da un satellite in orbita intorno al pianeta evoca il suono di un pianoforte. Perché in bella mostra, in alto sull’istantanea scattata alle 5:20 EDT (ore 09:20 a Greenwich) da Messenger (la missione della Nasa MErcury Surface, Space ENvironment, GEochemistry and Ranging) c’è il cratere Debussy, che come gli altri del pianeta ha il nome di un artista, in questo caso quello del pianista francese.
Entrato nell’orbita del pianeta lo scorso 18 marzo, dopo aver girovagato oltre sei anni per il sistema solare, Messenger ha immortalato numerosissimi altri crateri di Mercurio. Sotto Debussy, che più che a un cratere assomiglia a una stella tanti sono i raggi intorno alla gigantesca depressione larga oltre 80 chilometri, si intravede la porzione del pianeta vicina al polo sud, costellata di altre voragini più o meno grandi.
Ma questa di Mercurio non è la sola foto dell’incontro ravvicinato tra il satellite e il pianeta più vicino al Sole. Dalla sua prima foto, la telecamera della missione Messenger ha infatti continuato a scattare istantanee del pianeta, immortalandolo nelle sei ore successive in 363 pose, alcune delle quali potrebbero essere rese pubbliche già oggi nell’attesa conferenza della Nasa. Le immagini che Messenger riuscirà a catturare durante la sua missione, che proseguirà ancora per circa un anno, serviranno a comprendere meglio la natura e la composizione dell’atmosfera e della superficie del pianeta più vicino alla nostra stella
Riferimenti: wired.it
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