Categorie: Società

La scienza è in onda

Quattro giorni di proiezioni no stop su argomenti che hanno fatto la storia della scienza. E che hanno tuttora un’importante rilevanza per il futuro del pianeta e dell’umanità. Questo è il Prix Leonardo, un vero festival, che mira a rendere quanto più vicina alle persone la conoscenza dei fenomeni scientifici che ci circondano. L’evento si svolgerà dal 21 al 24 novembre 2001 al Palazzo Soragna di Parma, sotto l’egida della Fondazione Medikinale International (Mip). Un’istituzione fondata nel 1994 da enti pubblici (la regione Emilia-Romagna, la Provincia, il Comune, la Asl e l’Università di Parma), allo scopo di diffondere la conoscenza scientifica a beneficio della società. Le quattro giornate saranno interamente occupate dalla visione di filmati scientifici, proiettati in lingua originale (principalmente in inglese, francese e tedesco). La Fondazione Mip si giova, infatti, di una stretta collaborazione con istituzioni, centri di ricerca, produttori, cineasti indipendenti e reti pubbliche televisive di tutto il mondo. Tanto da possedere una vera e propria videoteca storica della scienza, comprendente un archivio di circa tremila film provenienti da 40 Paesi. Per capire quali siano i progetti e le finalità del Prix Leonardo Galileo ha rivolto alcune domande a Karin Munch, direttrice scientifica del festival

Dottoressa Munch, quale idea è alla base del Prix Leonardo?

“Senza dubbio, il bisogno della divulgazione scientifica. Adesso, più che nel passato, la scienza viene accusata di parlare un linguaggio difficile, riservato a pochi eletti. Con questo festival, vogliamo rendere meno ostico tale linguaggio, presentando giovani ricercatori sotto la veste non di studiosi chiusi nei loro laboratori, bensì di persone creative, spiritose, divertenti”.

Che cosa propone il Festival?

“Tra i molti video ci sarà un filmato del Cern che racconta la storia misteriosa delle particelle Higgs, le più piccole parti dell’atomo, costituenti, forse, la materia oscura. Di produzione italiana sono solo due film, realizzati rispettivamente dal Cnr di Bologna e dall’Istituto Nazionale per la Fisica della Materia. Il primo illustra le teorie sull’origine della vita e le due ricostruzioni che ne ha fatto la scienza in laboratorio: il “Mondo dell’Rna” e l’”Autopoiesi”. Il secondo è un corso multimediale rivolto agli studenti della scuola dell’obbligo, sulle varie forme di energia. Ma tra gli autori dei filmati non ci sono solo istituzioni scientifiche. Ci saranno, per esempio, anche video inviati dalla Bbc. Uno di questi svela le straordinarie capacità dei ragni, che sembrano ricalcare inconsapevolmente alcune leggi della matematica e della fisica. E poi la clonazione, le cellule staminali, i segreti del cosmo, gli organismi geneticamente modificati, i virus sconosciuti e molti altri temi di sicuro interesse”.

In che cosa consistono i vostri “progetti di informazione democratica”?

“Nel tentativo di far sì che la gente si accorga quanto e come la nostra vita sia intrecciata con la scienza, la tecnologia, l’economia, la politica. Senza questa consapevolezza, non si riesce a capire il vero potere della scienza, non si riesce a interferire con le decisioni del governo. In questo senso, per vivere in una vera democrazia, bisogna sapere”.

Di quali mezzi vi servite?

“Soprattutto di Internet. Ma anche delle videocassette. Le distribuiamo anche nelle scuole, per stimolare i giovani allo studio e all’utilizzo della scienza. Verranno presentate tecniche di animazione, messe a punto per spiegare, per esempio, come una molecola di idrogeno si lega a una di ossigeno. Una sorta di “Toy Story” scientifico”.

Cosa dovrebbero fare le istituzioni per migliorare la qualità della divulgazione scientifica?

“Il governo, per esempio, dovrebbe impegnarsi a realizzare una tv pubblica che si occupi seriamente di scienza che dedichi alcune ore della settimana a programmi scientifici. La maggior parte del pubblico televisivo conosce soltanto Piero Angela. E’ troppo poco. E purtroppo, non ci sono segni di un’inversione di tendenza nell’immediato futuro”.

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