Studi epidemiologici, osservazioni dagli screening e progressi della biologia molecolare. Fu grazie alla combinazione di questi tre aspetti della ricerca se si è arrivati a identificare alcuni ceppi del papillomavirus umano (Hpv) come responsabili del cancro al collo dell’utero (o cervice uterina). Una scoperta che portò il medico tedesco Harald zur Hausen a ricevere il Premio Nobel per la Medicina nel 2008. E che, grazie alla ricerca industriale, ha permesso la messa a punto di un vaccino: il secondo contro un tipo di cancro, dopo quello per l’epatite B.
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