La tecnologia che rivoluzionerà la ricerca per immagini

Le frontiere della realtà aumentata si espandono. Da Mpeg, il gruppo di ricerca che “creato” la musica digitale inventando lo standard audio Mp3, sta infatti per arrivare una nuova tecnologia. Questa volta riguarda le immagini, e precisamente un sistema di ricerca visuale.

Parliamo, per esempio, della possibilità di camminare per una città sconosciuta e fotografare con lo smartphone il particolare di un palazzo o un panorama per accedere immediatamente a una serie di informazioni sul luogo inquadrato. Senza bisogno di QR Code o di altri sistemi di localizzazione. È un po’ quello che diversi giganti dell’informatica hanno in parte realizzato, uno tra tutti Google, che già permette agli utenti di fare ricerche online caricando delle foto. Ma si tratta in ogni caso di tecnologie proprietarie, mentre qui parliamo di un nuovo standard nato da una collaborazione tra aziende e università e che chiunque può implementare: una specie di alfabeto comune, e tutti i database e i dispositivi che lo utilizzeranno potranno dialogare, creando un’immensa enciclopedia basata sulle immagini. Uno dei primi enti che si sta muovendo per applicarlo al proprio archivio è niente meno che la Rai.

Lo standard si chiama Cdvs (acronimo di Compact Descriptors for Visual Search) ed è quasi pronto per il mercato: il gruppo Iso/Iec Mpeg lo approverà entro il prossimo ottobre. “Il punto di partenza per la ricerca è sempre un’immagine rigida, che può essere ripresa da qualsiasi angolazione; non funziona quindi con le facce”, spiega il guru della tecnologia Leonardo Chiariglione, l’ingegnere che ha fondato Mpeg circa 25 anni fa, al convegno “Standard ISO/IEC di visione artificiale per nuovi servizi e applicazioni industriali”, organizzato da Uninfo lo scorso 10 giugno a Milano. Dove sono state mostrate alcune delle future applicazioni di questa tecnologia, come Movie on the road.

“Movie on the road è un progetto dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino, che aveva già individuato su una mappa cartacea i luoghi, le case e i monumenti della città legati alla storia del cinema”, spiega Alessandra Mosca della Sisvel Technology (azienda partner di Mpeg). “Il prototipo che abbiamo realizzato noi, con la collaborazione di Film Commission Torino Piemonte, è un’applicazione per smartphone e tablet: basta scattare la foto di un luogo per rivedere le scene dei film che vi sono stati girati e accedere a una serie di contenuti. Per ora l’app è un work in progress e non è ancora pronta per lo store, ma il passo è breve: la tecnologia c’è, non resta che popolare il database con informazioni e video”.

Tiziana Moriconi

Giornalista, a Galileo dal 2007. È laureata in Scienze Naturali (paleobiologia) e ha un master in Comunicazione della Scienza conseguito alla Scuola Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Collabora con D la Repubblica online, Salute SenoLe Scienze, Science Magazine (Ed. Pearson), Wired.it.

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