La videocamera che vede come circola il sangue

Si chiama EasyLDI ed è la nuova videocamera che permette di visualizzare in tempo reale la microcircolazione sanguigna, più rapidamente e in modo più accurato di una visita specialistica, e senza bisogno di ricorrere a metodi invasivi. Il dispositivo, progettato dalla start-up Aïmago presso lo Science Park dell’École polytechnique fédérale de Lausanne (EPFL) ha vinto il premio CTI MedTech 2011 come migliore innovazione dell’anno nel campo delle scienze della vita. La sua applicazione consentirà infatti di diagnosticare con maggiore precisione il grado di ustione di un tessuto, e sarà utile anche nella chirurgia plastica, nella cura delle lesioni causate dal diabete, in reumatologia e in neurochirurgia.

Come mostrato nel video, la telecamera è montata su un braccio flessibile, è poco ingombrante, e semplice da usare (non ha bisogno infatti di toccare i tessuti da analizzare per vederli al suo interno), e ha un suo rivestimento sterile che gli permette di essere impiegata anche in sala operatoria. EasyLDI funziona utilizzando una tecnologia laser-doppler: un raggio laser emette un fascio di luce che viene riflesso dai globuli rossi e dai tessuti circostanti, sfruttando l’effetto doppler viene misurato lo scarto di frequenza tra luce emessa e luce riflessa. Il risultato sullo schermo è una specie di mappa topografica: le variazioni di colore rivelano le differenze nella microcircolazione e permettono di valutare con precisione la profondità della ferita e la qualità dell’irrorazione sanguigna.

La videocamera è in grado di osservare una superficie di circa cinquanta centimetri quadrati  e può arrivare a vedere fino a due millimetri di profondità, ottenendo circa ventimila immagini al secondo, analizzabili per ogni singolo pixel. Come ha dichiarato Michael Friedrich, leader della Aïmago, si tratta di una tecnologia in grado di far guadagnare in termini di tempo e affidabilità: “In confronto all’occhio dell’esperto o al ‘test dell’ago’ fornisce una valutazione della gravità della bruciatura più accurata di circa due terzi”.

Riferimenti: Aimago, Epfl

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