Categorie: Salute

L’algoritmo di Google può predire le metastasi?

Usare Google per prevedere come il tumore ai polmoni si diffonderà nel resto dell’organismo. È quanto propone uno studio pubblicato su Cancer Research condotto da un’équipe multi-disciplinare di esperti nel campo della matematica, dell’ingegneria e della medicina presso l’University of Southern California, lo Scripps Research Institute e il Memorial Sloan-Kettering Centre di New York. Secondo il modello proposto dagli autori, è possibile usare un algoritmo simile a quello usato da Google per indicizzare le pagine di Internet secondo il gradimento degli utenti per prevedere la direzione in cui le cellule del cancro al polmone si muovono dal tumore primario nel resto dell’organismo verso gli organi secondari dove formano le metastasi.

Nei loro esperimenti i ricercatori americani hanno costruito una sorta di mappa di invasione delle cellule del tumore al polmone basandosi su un sistema di simulazione, chiamato “modello di Markov in catena continua” (Mcmc), un algoritmo simile a quelli di PageRank e Viterbi usati da Google per misurare la popolarità dei siti Web e predire le pagine più visitate dagli utenti. Questo modello si basa sui dati autoptici di 163 pazienti affetti da cancro al polmone deceduti tra il 1914 e il 1943 nella regione di New England negli Stati Uniti, quando non erano ancora disponibili trattamenti di radio e chemioterapia, in modo da avere una visione più chiara di come progredisce questo tipo di tumore. In totale, nelle loro analisi gli studiosi hanno seguito il movimento di 619 metastasi in 27 siti diversi del corpo.  

I risultati hanno mostrato che le cellule tumorali del polmone non si spostano in in maniera lineare come finora si era ipotizzato, ma in più direzioni contemporaneamente. Infatti non solo possono muoversi dal tumore primario verso un sito metastatico e da questo verso altri siti secondari, ma possono anche tornare da un organo secondario verso il sito primario o ristabilire una nuova massa nel sito dove si trovano.

Inoltre nel processo di metastatizzazione, alcuni organi, come i linfonodi, il fegato e le ossa, agirebbero come spugne, dove le cellule tumorali tendono a fermarsi, mentre altri, come i reni e le ghiandole adrenali, agiscono da spreaders o diffusori, ossia facilitano la disseminazione ad altri organi. Secondo le previsioni del modello, la sede primaria di invasione sarebbe il fattore determinante nella progressione della malattia e dovrebbe quindi essere il target principale delle terapie.

“Questi risultati sono molto interessanti”, spiega Paul Newton, responsabile dello studio: “perché mostrano quanto Internet sia simile a un organismo vivente e questo permette di utilizzare gli strumenti sviluppati per il Web nella pratica clinica”. Dal punto di vista del paziente, visto che nella maggior parte dei casi sono le metastasi ad essere fatali, essere in grado di predire il movimento delle cellule tumorali nelle fasi iniziali del tumore è di vitale importanza. Sviluppare metodi diagnostici e trattamenti focalizzati agli organi spreaders potrebbe limitare la diffusione del tumore, riducendo l’entità delle metastasi e migliorando l’efficacia delle cure.

Riferimenti: Cancer Research doi: 10.1158/0008-5472.CAN-12-4488

Credits immagine: The Armed Forces Institute of Pathology (AFIP)/Wikipedia 

Maria Antonietta Cerone

Il sogno di una ragazzina, la realtà di un'adulta Quando si guarda il mondo con gli occhi di una ragazzina ingenua, le possibilità sembrano infinite. Il sogno di Maria Antonietta era quello di diventare una scienziata famosa e di migliorare il mondo. Il mondo, però, non sembrava capire il suo lavoro e le sue idee. Per superare questa inabilità a capire a farsi capire, Maria Antonietta ha deciso di intraprendere una nuova strada che le permetta di spiegare e condividere il suo sogno.

Articoli recenti

Il talco può aumentare il rischio di tumore?

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…

1 giorno fa

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

4 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

1 settimana fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

1 settimana fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

1 settimana fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più