Lasciare una traccia di noi anche quando non ci siamo più per aiutare chi ne ha bisogno. Si può fare in modo concreto con i lasciti testamentari o testamenti solidale, un atto con cui è possibile destinare i propri beni, o parte di essi, in eredità a organizzazioni non profit, dopo la propria morte. Tra queste c’è l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) che, anche quest’anno, promuove la Settimana Nazionale dei Lasciti in collaborazione con il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato. Obiettivo? Informare, spiegare e approfondire cosa prevede la legge italiana in materia di diritto successorio: saranno 50 gli incontri sul territorio tra il 20 e il 26 gennaio, durante i quali i notai saranno a disposizione dei cittadini per qualsiasi dubbio.
Lasciti, fino a qualche anno fa era un tabù
Fino a qualche anno fa, il tema sembrava essere un tabù, ma oggi i numeri sono incoraggianti. Sono oltre 3 milioni gli italiani che si dichiarano orientati a inserire lasciti nelle ultime volontà: 900mila dichiarano di aver già predisposto un testamento solidale e altri 1,9 milioni sono intenzionati a prendere certamente in considerazione l’ipotesi di farlo. Si stima che il valore delle eredità in beneficenza sfiorerà i 130 miliardi di euro nel 2030, ma in ogni caso l’Italia rimane ancora fanalino di coda in Europa per quanto riguarda la cultura testamentaria.
Come si fa un lascito testamentario
Se non si fa un testamento, il proprio patrimonio potrebbe essere diviso tra parenti fino al sesto grado o, in loro assenza, attribuito direttamente allo Stato. Per questo, molti pensano di scrivere un testamento solidale. Ma come si fa? Il testamento può essere pubblico, cioè redatto da un notaio alla presenza di due testimoni (né parenti, né beneficiari del testamento), oppure olografo, cioè redatto, datato e sottoscritto autonomamente su un semplice foglio di carta. Si tratta di un atto personale che comunica le propria volontà e non può essere delegato ad altre persone. Il lascito può riguardare denaro, titoli di investimento, azioni, beni mobili e immobili (come case e terreni) o anche una polizza vita. In ogni caso, affinché sia valido è necessario indicare in maniera chiara la persona e/o l’ente beneficiario.
Donazione e testamento
Ma quali sono le differenze tra testamento e donazione? In entrambi i casi va rispettata la cosiddetta quota di legittima: si tratta di una quota del proprio patrimonio che spetta di diritto ai familiari e ai discendenti. La quota disponibile, invece, rappresenta la parte del patrimonio ereditario, di cui è possibile disporre liberamente, senza nessun vincolo. Ed è in questo caso che la propria volontà può fare davvero la differenza. In ogni caso, mentre il testamento non è qualcosa di vincolante, ma è revocabile tutte le volte che si ritiene necessario, fino all’ultimo momento di vita; la donazione è un atto irrevocabile: una volta formalizzato, non si possono avere ripensamenti. Inoltre, diversamente da quanto accade nella donazione, i beneficiari del lascito testamentario potranno godere del bene solo dopo la morte del titolare.
Si possono sostenere diverse associazioni
Sono diversi gli enti che si possono sostenere in questo modo; per esempio: la fondazione AIRC per la Ricerca sul cancro; Telethon che finanzia la ricerca per trovare una cura a tutte le malattie genetiche rare; Emergency che offre cure mediche e chirurgiche gratuite e di alta qualità alle vittime di guerra, delle mine antiuomo e della povertà; l’UNICEF che si occupa di assistenza umanitaria per i bambini e le loro madri in tutto il mondo; l’UNHCR – l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati; Amnesty International Italia e molti altri.
Tu sei futuro: aiutare la ricerca sulla sclerosi multipla
In particolare, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) per sensibilizzare sull’importanza dei lasciti solidali ha dato via alla campagna “TU SEI FUTURO”. Obiettivo? Aumentare la consapevolezza, in ogni cittadino, sull’importanza di fare testamento e di poter decidere di contribuire a migliorare il futuro di molte persone che convivono con questa grave malattia del sistema nervoso centrale, spesso progressivamente invalidante. “Il mio presente è la sclerosi multipla, il mio futuro sei tu. Con un lascito ad Aism tu sarai quella cura che ancora non c’è”: è questo il messaggio della campagna.
La sclerosi multipla è una malattia che colpisce per lo più i giovani sotto i 40 anni e le donne (il 10% della popolazione colpita non ha ancora compiuto 18 anni). In Italia ogni 3 ore si registra una nuova diagnosi. Negli ultimi anni la ricerca ha fatto importanti passi avanti per rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità di vita, ma la cura definitiva non è stata ancora trovata. Il lascito testamentario rappresenta, quindi, un modo concreto per garantire un futuro alla ricerca.
Le informazioni sulla Settimana Nazionale Aism dei Lasciti e il calendario di tutti gli incontri sono disponibili al numero verde AISM 800-094464 e sulla sezione dedicata del sito dell’associazione. Allo stesso numero si potrà anche richiedere gratuitamente la guida ai lasciti testamentari.
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