Laser anti tendinite

Consentire di curare le infiammazioni tipiche dei traumi lievi, le tendiniti e alcune patologie muscolari. È questo il compiti di un nuovo apparecchio messo a punto da Leonardo Masotti, professore di elettronica all’università di Firenze. Il dispositivo – il cui terminale ha le dimensioni di una penna – si basa sulla laser terapia ad alta intensità (Hilt). Secondo Masotti, il laser Hilt consente di ottenere importanti effetti sull’infiammazione e sul dolore: “In funzione del tipo di patologia da trattare, delle modalità e delle dosi impiegate, il laser è in grado di funzionare da anestetico: innalza la soglia di percezione del dolore agendo sulla sua conduzione lungo il tessuto nervoso. Si tratta di un effetto immediato, e le cellule vengono stimolate ad attivare meccanismi di riparazione”.

Lo strumento ha debuttato al recente torneo di rugby “Sei Nazioni” usato dalla squadra italiana. “Nella medicina dello sport”, ha detto Gianluca Melegati, responsabile settore medico della nazionale di rugby, “questa terapia è indicata in tutte le situazioni traumatiche, dai traumi acuti diretti o indiretti ai microtraumi ripetitivi. In Nazionale il laser è stato utile per recuperare un buon numero di giocatori e per risolvere quei piccoli problemi che, se sottovalutati, si possono trasformare in problemi tali da impedire all’atleta di giocare”.

Nel nostro paese, ora, diversi centri hanno adottato l’Hilt, sia nel pubblico che nel privato. Il trattamento tipo consiste in circa 10 sedute, da un quarto d’ora circa. Sulla tecnologia si sono condotti almeno cinque trial clinici, che però non consentono tuttora di valutarne appieno l’efficacia: a parte uno studio con 60 pazienti, gli altri hanno raccolto in tutto dai 15 ai 25 pazienti. Ancora troppo pochi per trarre conclusioni definitive.

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