Categorie: Spazio

L’asteroide Apophis sfiora la Terra

Ci risiamo. Si sono appena spente le voci sull’apocalisse Maya e si paventa già un nuovo evento catastrofico: stavolta il colpevole è l’asteroide Apophis, 300 metri di diametro, che si sta avvicinando alla Terra e oggi passerà sopra le nostre teste. Ma in realtà non c’è troppo da preoccuparsi: guarderemo Apophis da molto lontano, alla rassicurante distanza di 14,5 milioni di chilometri, sfrecciare via senza particolari conseguenze. 

In realtà, l’asteroide è noto dal 2004. Allora, la sua scoperta destò non poche preoccupazioni: gli astronomi, studiando le immagini della roccia spaziale, calcolarono la sua traiettoria e stimarono una probabilità su 300 che l’asteroide colpisse la Terra nell’aprile 2029. La Nasa pubblicò immediatamente un comunicato stampa in cui invitava gli astronomi di tutto il mondo a raccogliere ulteriori dati per perfezionare i calcoli. Le probabilità salirono così a una su 45. E la situazione iniziò a diventare seria. 

Fortunatamente, nel 2009 gli astronomi scoprirono una foto in cui Apophis era rimasto inosservato: l’immagine migliorò significativamente i calcoli e ridusse le probabilità di impatto praticamente a zero (nonostante ciò, Apophis è ancora inserito nella lista dei Potentially Hazardous Asteroids compilata dal Minor Planet Center). Arriviamo così al presente: l’asteroide sta attraversando in questi giorni l’orbita terrestre e domani apparirà brevemente nel cielo notturno. I più importanti telescopi al mondo sono già pronti a fotografarlo: gli astronomi vogliono studiarne soprattutto la massa e il modo in cui ruota, proprietà utili per conoscere con maggior precisione la sua traiettoria

Un’altra incognita, secondo gli scienziati, riguarda l’influenza che la luce esercita sull’orbita dell’asteroide, sia attraverso il riscaldamento che la pressione. Per saperne di più, la Russia si è posta un obiettivo ambizioso: far atterrare una sonda di monitoraggio su Apophis dopo il 2020. 

Dopo la comparsata di oggi, dovremo aspettare diciassette anni per rivedere il meteorite: il 13 aprile 2029 l’asteroide sfiorerà la Terra, passando a meno di 30mila chilometri sopra le nostre teste. Meno di un decimo della distanza Terra-Luna. Ma comunque, possiamo starne certi, abbastanza lontano da non creare danni.

Via: Wired.it
 
Credits immagine: midwestnerd/Flickr

Sandro Iannaccone

Giornalista a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. È laureato in fisica teorica e collabora con le testate La Repubblica, Wired, L’Espresso, D-La Repubblica.

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