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L’attività fisica fa bene anche alle ossa. Ma da sola non basta

150 minuti di esercizio aerobico moderato e una sessione di allenamento di resistenza due volte a settimana. È questa la ricetta che i ricercatori dello Yale Cancer Center (Yale University, Usa) hanno prescritto per un anno a un gruppo di 120 donne in post menopausa sotto terapia con farmaci inibitori dell’aromatasi a seguito di una diagnosi di tumore al seno “sensibile” agli estrogeni. L’obiettivo era quello di verificare se l’attività fisica fosse in grado non solo di aumentare la massa magra a scapito di quella grassa, ma anche di contrastare la perdita di massa ossea, effetto collaterale di questa classe di farmaci: si stima, infatti, che le donne in terapia con inibitori dell’aromatasi perdano ogni anno circa il doppio delle altre donne in menopausa. Veniamo al risultato dello studio: l’allenamento ha migliorato sensibilmente l’indice di massa corporea e attenuato i dolori articolari, ma da solo non è stato sufficiente a migliorare la salute delle ossa.

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Mara Magistroni

Nata e cresciuta nella “terra di mezzo” tra la grande Milano e il Parco del Ticino, si definisce un’entusiasta ex-biologa alla ricerca della sua vera natura. Dopo il master in comunicazione della scienza presso la Sissa di Trieste, ha collaborato con Fondazione Telethon. Dal 2016 lavora come freelance.

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