Natale, le regole d’oro per non guastarsi le feste a tavola

natale
(Foto via Pixabay)

Ci siamo: il Natale è alle porte, le maratone di pranzi e cene si avvicinano con il loro carico di affetto, l’enorme scia di regali e le tanto agognate leccornie. Rinunciare ai piaceri della tavola durante le feste è praticamente impossibile e astenersi dalle golosità natalizie è quasi controindicato se si vuole godere al meglio delle festività di fine anno. Ma, anche a tavola, come nella vita, dietro le esagerazioni può nascondersi una minaccia che, durante le feste, può incombere non solo sulla forma fisica ma anche sul nostro apparato gastrointestinale.

A chi non è mai successo di avvertire un certo bruciore dopo il fritto del cenone di Natale o di sentirsi appesantito dopo l’ennesimo boccone di pandoro o panettone al termine di un pasto abbondante, scandito da un numero eccessivo di portate? Un classico effetto collaterale che, molto spesso, ci si trova a dover gestire durante le settimane delle abbuffate.

Quando si mangia di più rispetto al solito, esagerando con zuccheri e grassi, il nostro stomaco ci manda segnali di malessere, tramite una serie di disturbi “guastafeste” – cattiva digestione, bruciore, nausea, pesantezza e gonfiore – che possono essere tranquillamente gestiti ed evitati per trascorrere un sereno Natale.

Cinque regole per godersi le festività a tavola

La prima regola è sempre la prevenzione: invece di imporsi il classico digiuno “rigenerante” post Epifania, moderatevi nelle quantità, non esagerate con le porzioni e con le calorie superflue, pur non rinunciando ai piaceri della tavola.

Se, poi, si è così fortunati da potersi concedere qualche giorno di riposo, non va tralasciato il movimento: il periodo natalizio non deve impigrire troppo, poiché le ferie possono coincidere anche con un momento utile per praticare un po’ di sport o anche solo per fare delle lunghe passeggiate “digestive”.

  1. Fate attenzione ai “piatti”: vale a dire non puntate a riempire sempre e comunque il piatto. È vero che un piatto pieno è una gioia per gli occhi, ma potrebbe rivelarsi un problema per lo stomaco.
  2. Non esagerate con gli zuccheri: è meglio mangiare il dolce alla fine del pranzo o della cena piuttosto che lontano dai pasti perché gli zuccheri vengono assimilati meglio, ma comunque è consigliabile non abusarne, come del resto vale anche per i grassi, soprattutto quelli che ingeriamo senza accorgercene attraverso sughi elaborati, intingoli e creme.
  3. Occhio all’alcol: è difficile rinunciare ai brindisi delle feste e tenersi sotto controllo, per questo, tentate comunque di limitare l’apporto alcolico. Se si amano grappa, cognac o whisky, occorre imparare a centellinare i distillati, abituandosi a bere lentamente e in modiche quantità. Fondamentale è soprattutto non bere di fretta e fuori pasto.
  4. Limitate il sale: il sale in eccesso può essere pericoloso quasi quanto gli stravizi calorici, se non vogliamo stare a dieta durante le feste natalizie cerchiamo, almeno, di ridurre il sale nelle nostre pietanze.
  5. Cercate di fare sport: per chi può, meglio sfruttare le vacanze natalizie per “spendere” in attività fisica le calorie involontariamente messe in banca. Vi riprenderete più in fretta dalle abbuffate festive e il vostro corpo vi ringrazierà.

 

Per asciugare le lacrime di coccodrillo

Se, tuttavia, qualche disturbo allo stomaco o all’intestino si presenta all’improvviso, un aiuto può venire dai farmaci di automedicazione o da banco (o OTC dall’inglese Over the Counter), ossia quelli senza obbligo di prescrizione, riconoscibili grazie al bollino rosso che sorride sulla confezione e acquistabili senza ricetta medica perché, nel loro impiego diffuso e di lungo corso, si sono dimostrati sicuri, efficaci e hanno ricevuto un’apposita autorizzazione da parte dell’Autorità Sanitaria.

A seconda dei disturbi più frequenti, spesso legati alla cattiva digestione, ecco le soluzioni terapeutiche disponibili senza obbligo di ricetta medica:

  • Pesantezza di stomaco, digestione lenta e nausea: possono essere utili i procinetici, come a esempio dimeticone e metoclopramide, che aiutano a favorire una ripresa del transito dei cibi attraverso lo stomaco e, in presenza di acidità di stomaco, i farmaci antiacidi. Inoltre, possono essere utilizzati anche farmaci a base di enzimi digestivi (proteine normalmente prodotte da pancreas e stomaco).
  • Bruciore, acidità di stomaco e reflusso gastrico: l’acidità gastrica è neutralizzata da farmaci antiacidi (acido citrico, bicarbonato di sodio, carbonato di calcio, citrati di sodio, composti di alluminio e magnesio, magaldrato), farmaci antisecretori, come gli anti-H2 (cimetidina, famotidina, ranitidina) e farmaci inibitori della pompa protonica (omeprazolo, pantoprazolo, esomeprazolo). Tramite diversi meccanismi di azione, questi medicinali riducono l’acidità e la risalita verso l’esofago dei succhi gastrici prodotti durante la digestione che, in genere, abbondano quando il pasto è stato particolarmente ricco.
  • Pancia gonfia, aerofagia e meteorismo: per contrastare questi disturbi è possibile ricorrere ai cosiddetti adsorbenti intestinali, ovvero farmaci che hanno un’azione di assorbimento dei gas, contenenti carbone attivato, oppure simeticone.

Se poi durante le feste, il regolare ritmo intestinale è messo a dura prova dal fatto che modifichiamo le nostre consuete abitudini alimentari ecco cosa fare se si presentano stitichezza e diarrea.

  • Stitichezza: nei casi più ostinati è possibile ricorrere, ma solo occasionalmente, a farmaci lassativi con diversi meccanismi di azione: i lubrificanti rendono più facile la defecazione; i farmaci osmotici aumentano la massa delle feci mentre quelli c.d. stimolanti o di contatto favoriscono la peristalsi e, cioè, il movimento dell’intestino per garantirne lo svuotamento.
  • Diarrea: la cura prevede l’uso di particolari microrganismi antidiarroici come quelli a base di lievito (saccaromyces boulardii) e di lattobacilli (fermenti lattici o probiotici); ma anche l’utilizzo di farmaci antidiarroici come la loperamide.

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