Categorie: Spazio

L’eclissi e il pendolo: tutti pronti per studiare la gravità

Pochi minuti di buio ci serviranno a vederci più chiaro. Domani, 22 luglio, sopra l’Oceano Pacifico, proprio nel momento in cui il Sole sarà più alto nel cielo, si verificherà una delle eclissi totali più lunghe previste per questo secolo.  L’evento sarà, ovviamente, l’occasione per nuovi studi scientifici sull’effetto che questo fenomeno esercita sul nostro pianeta. I geofisici dell’Accademia Cinese delle Scienze condurranno una serie di esperimenti per misurare la gravità durante l’eclissi, in modo da confermare o smentire precedenti osservazioni. A partire dagli anni Cinquanta, infatti, è stata ipotizzata l’esistenza di fluttuazioni del campo gravitazionale terrestre durante l’oscuramento del Sole.

La prima anomalia nel funzionamento degli oscillatori meccanici durante le eclissi solari è stata descritta nel 1954 da Maurice Allais. Il fisico francese aveva osservato che, durante l’eclissi, il suo pendolo cominciava a muoversi in senso antiorario anziché in senso orario come al solito. Questo fece ipotizzare una variazione nella spinta gravitazionale, che, però, non è stata mai verificata.

Un’accurata analisi condotta da Chris Duif all’University of Technology di Delf (Paesi Bassi) ha dimostrato che queste anomalie non possono essere giustificate da altri noti effetti legati alle eclissi, come le variazioni della temperatura e della pressione atmosferica. “Vogliamo eliminare l’incertezza”, ha detto lo stesso Duif: “Non sono sicuro che l’anomalia esista, ma sarebbe rivoluzionario se si rivelasse reale”.

Per questo motivo i ricercatori cinesi hanno preparato otto gravitometri e due pendoli, distribuiti in sei punti di osservazione, affinché l’esperimento sia il più accurato possibile nei pochi minuti a disposizione. “Se le nostre attrezzature funzioneranno nel modo corretto avremo la possibilità di affermare al di là di ogni dubbio se l’anomalia è reale o meno”, ha dichiarato il geofisico cinese Tang Keyun.

L’eclissi totale sarà visibile in uno stretto corridoio che attraversa India, Nepal, Bangladesh, Bhutan, Myanmar, Cina e le Isole Ryukyu, in Giappone, e avrà la durata di sei minuti e 39 secondi. Data la posizione del Sole al momento dell’eclissi, secondo Tang, ogni eventuale anomalia gravitazionale dovrebbe risultare massima. (si.sol.)

Fonte: New Scientist

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